di Cristina CONTI
Redazione
Una risposta concreta alle domande di senso della società di oggi. Questo l’obiettivo della Scuola di teologia per laici che si svolge nel Decanato di Abbiategrasso, e che coinvolge anche quelli di Cesano Boscone e Magenta, in collaborazione con la Diocesi di Milano. L’iniziativa è giunta ormai al terzo anno.
«La scuola di formazione teologica intende essere un’occasione per formare laici, aiutarli ad approfondire la propria fede e a giudicare le vicende della vita alla luce della Parola», spiega Silvana Lovati Re, che, insieme a monsignor Paolo Masperi, si occupa del progetto. In un’epoca di grandi trasformazioni come quella in cui stiamo vivendo, diventa indispensabile ricercare le motivazioni profonde del credere. Uno stimolo viene anche dal continuo confronto con gruppi etnici e religiosi con cui i credenti oggi sono sempre più chiamati a vivere: persone che hanno idee e costumi diversi, profondamente radicati. «La nostra iniziativa non vuole preparare professori specialisti della fede, ma educare alla bellezza ed alla varietà del “pensare cristiano” dove ragione e fede si intrecciano e si stimolano a vicenda, pur senza confondersi», precisa Lovati Re.
Innovazioni tecnologiche, immigrazione, lavoro flessibile, crisi economica. Cambiamenti lenti e progressivi, sotto gli occhi di tutti, e che pongono profondi interrogativi. Ma attraverso una lettura meditata della Scrittura si possono trovare tutte le risposte. «La Scuola può essere frequentata sia da coloro che sono impegnati nelle singole comunità parrocchiali, sia dagli appartenenti a gruppi e movimenti attivi nelle tre zone, sia da persone presenti nella vita culturale, sociale e politica di questo ampio territorio», aggiunge Lovati Re.
E tanti sono i fedeli che hanno accolto l’invito. Il primo anno, che ha avuto per tema “La Bibbia anima della teologia”, ci sono stati 425 iscritti di cui 340 hanno frequentato almeno 11 lezioni su 17, condizione necessaria per ricevere l’attestato di frequenza. Il secondo anno ha avuto come titolo “L’uomo in Cristo” e ha visto una partecipazione di 399 persone, di cui oltre 300 hanno frequentato almeno 11 lezioni. «Addirittura sono arrivate adesioni da fuori Diocesi. A testimoniare come è forte oggi il bisogno delle persone approfondire la propria fede», sottolinea Lovati Re.
Il percorso, strutturato in cinque anni, ha un’impostazione monografica: un modo per permettere ai frequentanti di scegliere annualmente se continuare o meno l’esperienza iniziata. Il terzo anno è dedicato alla figura di Gesù, mentre il quarto alla Chiesa e il quinto ai problemi morali ed etici. Gli incontri si svolgeranno presso la Basilica di Santa Maria Nuova ad Abbiategrasso, dalle 21 alle 23 dal 28 settembre all’1 marzo e saranno tenuti da sacerdoti docenti nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.
Per informazioni e per iscriversi, dal 24 maggio al 31 luglio, ci si può rivolgere alle rispettive parrocchie, oppure a Santa Maria Nuova di Abbiategrasso (tel. 02.9465323). Una risposta concreta alle domande di senso della società di oggi. Questo l’obiettivo della Scuola di teologia per laici che si svolge nel Decanato di Abbiategrasso, e che coinvolge anche quelli di Cesano Boscone e Magenta, in collaborazione con la Diocesi di Milano. L’iniziativa è giunta ormai al terzo anno.«La scuola di formazione teologica intende essere un’occasione per formare laici, aiutarli ad approfondire la propria fede e a giudicare le vicende della vita alla luce della Parola», spiega Silvana Lovati Re, che, insieme a monsignor Paolo Masperi, si occupa del progetto. In un’epoca di grandi trasformazioni come quella in cui stiamo vivendo, diventa indispensabile ricercare le motivazioni profonde del credere. Uno stimolo viene anche dal continuo confronto con gruppi etnici e religiosi con cui i credenti oggi sono sempre più chiamati a vivere: persone che hanno idee e costumi diversi, profondamente radicati. «La nostra iniziativa non vuole preparare professori specialisti della fede, ma educare alla bellezza ed alla varietà del “pensare cristiano” dove ragione e fede si intrecciano e si stimolano a vicenda, pur senza confondersi», precisa Lovati Re.Innovazioni tecnologiche, immigrazione, lavoro flessibile, crisi economica. Cambiamenti lenti e progressivi, sotto gli occhi di tutti, e che pongono profondi interrogativi. Ma attraverso una lettura meditata della Scrittura si possono trovare tutte le risposte. «La Scuola può essere frequentata sia da coloro che sono impegnati nelle singole comunità parrocchiali, sia dagli appartenenti a gruppi e movimenti attivi nelle tre zone, sia da persone presenti nella vita culturale, sociale e politica di questo ampio territorio», aggiunge Lovati Re.E tanti sono i fedeli che hanno accolto l’invito. Il primo anno, che ha avuto per tema “La Bibbia anima della teologia”, ci sono stati 425 iscritti di cui 340 hanno frequentato almeno 11 lezioni su 17, condizione necessaria per ricevere l’attestato di frequenza. Il secondo anno ha avuto come titolo “L’uomo in Cristo” e ha visto una partecipazione di 399 persone, di cui oltre 300 hanno frequentato almeno 11 lezioni. «Addirittura sono arrivate adesioni da fuori Diocesi. A testimoniare come è forte oggi il bisogno delle persone approfondire la propria fede», sottolinea Lovati Re.Il percorso, strutturato in cinque anni, ha un’impostazione monografica: un modo per permettere ai frequentanti di scegliere annualmente se continuare o meno l’esperienza iniziata. Il terzo anno è dedicato alla figura di Gesù, mentre il quarto alla Chiesa e il quinto ai problemi morali ed etici. Gli incontri si svolgeranno presso la Basilica di Santa Maria Nuova ad Abbiategrasso, dalle 21 alle 23 dal 28 settembre all’1 marzo e saranno tenuti da sacerdoti docenti nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.Per informazioni e per iscriversi, dal 24 maggio al 31 luglio, ci si può rivolgere alle rispettive parrocchie, oppure a Santa Maria Nuova di Abbiategrasso (tel. 02.9465323).