di don Antonio COSTABILE Decano alla Cagnola
Redazione

La scelta di avviare la sperimentazione del rinnovamento dell’iniziazione cristiana nella parrocchia di S. Marcellina e S. Giuseppe alla Certosa di Milano è partita dalla constatazione di un contesto generalizzato di famiglie lontane dalla pratica della vita cristiana e quindi bisognose di una nuova evangelizzazione a partire dal primo annuncio della fede. Si è ritenuto necessario proporre un itinerario che accompagnasse sia i ragazzi, sia i genitori.
Due sono stati i criteri guida della sperimentazione attuata secondo le indicazioni della Commissione arcivescovile per gli itinerari di iniziazione cristiana: un’impostazione catecumenale all’itinerario di catechesi e di celebrazione dei sacramenti e un maggior coinvolgimento della famiglia.
Si è avviata la sperimentazione con un incontro mensile, al sabato mattina per genitori e figli con momenti insieme e momenti distinti sullo stesso brano biblico. Nel secondo anno viene proposto un progressivo inserimento nella celebrazione eucaristica domenicale per genitori e figli. Dopo un cammino di ascolto della Parola di Dio e d’inserimento nell’assemblea liturgica domenicale, nel quarto anno, vi è la preparazione ai Sacramenti della Riconciliazione, della Cresima e dell’ Eucaristia.
Alla luce del percorso sperimentato si è notato un netto miglioramento nella partecipazione dei ragazzi e dei genitori alla catechesi. Riconosco, quindi, la positività e la fecondità delle due linee-guida che la Commissione diocesana ci offre nel documento-bozza che è stato discusso dai decani.
Vorrei avere indicazioni diocesane più precise circa la formazione dei catechisti, la sussidiazione di strumenti di catechesi per i ragazzi e i genitori e più ancora scelte comuni da attuare in decanato. La scelta di avviare la sperimentazione del rinnovamento dell’iniziazione cristiana nella parrocchia di S. Marcellina e S. Giuseppe alla Certosa di Milano è partita dalla constatazione di un contesto generalizzato di famiglie lontane dalla pratica della vita cristiana e quindi bisognose di una nuova evangelizzazione a partire dal primo annuncio della fede. Si è ritenuto necessario proporre un itinerario che accompagnasse sia i ragazzi, sia i genitori.Due sono stati i criteri guida della sperimentazione attuata secondo le indicazioni della Commissione arcivescovile per gli itinerari di iniziazione cristiana: un’impostazione catecumenale all’itinerario di catechesi e di celebrazione dei sacramenti e un maggior coinvolgimento della famiglia.Si è avviata la sperimentazione con un incontro mensile, al sabato mattina per genitori e figli con momenti insieme e momenti distinti sullo stesso brano biblico. Nel secondo anno viene proposto un progressivo inserimento nella celebrazione eucaristica domenicale per genitori e figli. Dopo un cammino di ascolto della Parola di Dio e d’inserimento nell’assemblea liturgica domenicale, nel quarto anno, vi è la preparazione ai Sacramenti della Riconciliazione, della Cresima e dell’ Eucaristia.Alla luce del percorso sperimentato si è notato un netto miglioramento nella partecipazione dei ragazzi e dei genitori alla catechesi. Riconosco, quindi, la positività e la fecondità delle due linee-guida che la Commissione diocesana ci offre nel documento-bozza che è stato discusso dai decani.Vorrei avere indicazioni diocesane più precise circa la formazione dei catechisti, la sussidiazione di strumenti di catechesi per i ragazzi e i genitori e più ancora scelte comuni da attuare in decanato.

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