La rilevazione, a cura di un gruppo di volontari coordinati da Caritas Ambrosiana, è già partita e si protrarrà fino alla fine del mese di giugno


Redazione

È partita la quarta edizione del censimento nazionale sulle opere ecclesiali sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale della sanità della Conferenza episcopale italiana, dalla Caritas Italiana e dalla Consulta ecclesiale nazionale degli organismi socio-assistenziali. L’iniziativa, realizzata ogni dieci anni, rientra in una riflessione più vasta avviata dai vescovi italiani sul riconoscimento della salute come diritto senza esclusione, sul contrasto delle disuguaglianze e sulla promozione del bene comune. Il suo obiettivo specifico è offrire una mappa completa dell’impegno concreto della Chiesa a favore dei sofferenti.
In questo ambito la Chiesa ambrosiana vanta un’antica tradizione, che nel corso dei secoli l’ha portata a creare una vasta, riconosciuta e qualificata rete di ospedali, istituti, servizi sanitari ispirati alla visione cristiana dell’uomo e della malattia. La diocesi di Milano sta dunque dando il proprio fondamentale contributo alla ricerca. La rilevazione è già partita e si protrarrà fino alla fine di giugno. In particolare, in queste settimane, un’équipe di volontari, formata e coordinata dall’Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse di Caritas Ambrosiana, sta somministrando, attraverso brevi interviste telefoniche, un questionario ai responsabili dei servizi.
Le domande consentiranno di ricostruire un quadro esaustivo dei servizi presenti sul territorio e di conoscerne le caratteristiche fondamentali circa l’entità, la tipologia e l’organizzazione interna. I risultati dei precedenti censimenti – l’ultimo dei quali è confluito nel volume Chiesa e solidarietà sociale, pubblicato nel 2002 – hanno consentito non solo di compiere un’analisi quantitativa e qualitativa dei servizi d’ispirazione cristiana, ma anche di avviare una riflessione che è diventata una preziosa occasione di crescita per l’intera comunità ecclesiale. È partita la quarta edizione del censimento nazionale sulle opere ecclesiali sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale della sanità della Conferenza episcopale italiana, dalla Caritas Italiana e dalla Consulta ecclesiale nazionale degli organismi socio-assistenziali. L’iniziativa, realizzata ogni dieci anni, rientra in una riflessione più vasta avviata dai vescovi italiani sul riconoscimento della salute come diritto senza esclusione, sul contrasto delle disuguaglianze e sulla promozione del bene comune. Il suo obiettivo specifico è offrire una mappa completa dell’impegno concreto della Chiesa a favore dei sofferenti.In questo ambito la Chiesa ambrosiana vanta un’antica tradizione, che nel corso dei secoli l’ha portata a creare una vasta, riconosciuta e qualificata rete di ospedali, istituti, servizi sanitari ispirati alla visione cristiana dell’uomo e della malattia. La diocesi di Milano sta dunque dando il proprio fondamentale contributo alla ricerca. La rilevazione è già partita e si protrarrà fino alla fine di giugno. In particolare, in queste settimane, un’équipe di volontari, formata e coordinata dall’Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse di Caritas Ambrosiana, sta somministrando, attraverso brevi interviste telefoniche, un questionario ai responsabili dei servizi.Le domande consentiranno di ricostruire un quadro esaustivo dei servizi presenti sul territorio e di conoscerne le caratteristiche fondamentali circa l’entità, la tipologia e l’organizzazione interna. I risultati dei precedenti censimenti – l’ultimo dei quali è confluito nel volume Chiesa e solidarietà sociale, pubblicato nel 2002 – hanno consentito non solo di compiere un’analisi quantitativa e qualitativa dei servizi d’ispirazione cristiana, ma anche di avviare una riflessione che è diventata una preziosa occasione di crescita per l’intera comunità ecclesiale.

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