Si moltiplicano le proposte in diocesi che coinvolgono migliaia di persone. «Nella città, sempre più�luogo del lavoro e dell'economia, è importante che risuoni la Parola di Dio», ha detto mons. Luigi Nason
di Pino NARDI
Redazione
C’è sete e fame di Bibbia. Un fenomeno, spesso sottotraccia, ma che attraversa l’intera diocesi. Migliaia di persone che vanno alla fonte della Parola per conoscere meglio la Scrittura. Allora la Scuola biblica nella città, i corsi organizzati da anni da parrocchie e decanati, gli itinerari biblici. E una realtà crescente: i Gruppi di ascolto della Parola sono oltre 1200, coinvolgendo più di 12 mila persone che si riuniscono nelle case la sera per confrontarsi sulla Bibbia. Ne parliamo con monsignor Luigi Nason, incaricato per l’Apostolato biblico della diocesi.
Innanzitutto, qual è l’obiettivo della Scuola biblica nella città?
La Scuola intende dire che nel contesto della città che diventa sempre più luogo di lavoro, di attività economiche e anche di immense povertà, è importante che risuoni la Parola di Dio. Questo è il secondo anno della Scuola. Nella scorsa edizione hanno partecipato quasi 300 persone. La novità è che nasce in collaborazione con l’Apostolato biblico della diocesi, l’Istituto superiore di scienze religiose e il Centro pastorale dell’Università cattolica. Si svolge in un orario serale (19-20.45) per consentire la frequenza ai laici che lavorano. Lo scopo è quello di portare a una conoscenza della Bibbia che permetta al cristiano di approfondire la sua fede imparando a muoversi nel mondo delle Scritture: cercano di entrare in questo mondo bibilico e scoprono che senza una mappa, un orientamento, una presentazione ci si perde se non si impara a capirne i diversi linguaggi.
Come si articola la Scuola?
In due cicli di sei lezioni ciascuna. Uno sulle prime parole del libro della Genesi, “In principio”, con una lettura di ben 11 capitoli della Genesi, che rappresentano le risposte ai grandi problemi dell’esistenza. Da sempre l’uomo si interroga sul senso della propria vita, su ciò a cui tende, sul perché del male, della sofferenza e della morte. L’altro ciclo è sul Vangelo secondo Giovanni che inizia con le stesse parole, “In principio”.
Una Scuola di alto livello, quindi?
Sì, direi quasi accademico. Infatti c’è la possibilità per chi lo desiderasse dopo un triennio (la Scuola è organizzata a trienni) di sostenere gli esami presso l’Istituto superiore di scienze religiose.
Poi esiste una serie notevole di iniziative sul territorio diocesano come i Gruppi di ascolto della Parola…
Infatti, da qualche decennio sono presenti in molte parrocchie. Una realtà molto numerosa: solo quelli che risultano a noi sono 1200. Sono gruppi che si riuniscono nelle case, costituiti da almeno 10 partecipanti ciascuno, quindi sono coinvolte oltre 12 mila persone. Quest’anno per la prima volta abbiamo un testo base – “La Parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza” – che definisce l’identità, la specificità dei Gruppi di ascolto e l’importanza della formazione degli animatori. Il testo è rivolto ai preti e a questi animatori, ha la prefazione dell’Arcivescovo, che lo ha consegnato alla diocesi nella celebrazione Vigiliare della Pentecoste scorsa. Per gli animatori sono previste scuole di formazione. Quest’anno i Gruppi avranno come tema il Vangelo di Giovanni, con il sussidio “Chi cercate?”.
Accanto a queste realtà esistono gli Itinerari di lettura biblica…
Sì, vi sono anche proposte di durata diversa. Quest’anno hanno già preso contatto con noi le comunità di Saronno, qualche decanato di Milano. Gli Itinerari sono un percorso su un libro biblico o alcune parti attraverso la lettura del testo, con una successione di sette incontri. Abbiamo proposto un pacchetto a tutti i decanati della diocesi: poi in base alle loro scelte pensiamo noi a trovare biblisti ed esperti. Inoltre, quest’anno abbiamo avanzato questa proposta anche alle Sdop (Scuole diocesane operatori pastorali). Sono rivolti a tutti, in particolare agli animatori dei Gruppi di ascolto, dei Gruppi liturgici, ai catechisti (nelle Quattro giorni in corso), a chi opera nella pastorale.
Poi ci sono anche Scuole bibliche sul territorio…
Certamente. Da anni si tengono, tra gli altri, nel decanato di Baggio, a Sesto San Giovanni, a Erba, a Treviglio. Accanto a queste iniziative poi vi sono singole parrocchie o comunità pastorali che organizzano serie di incontri, ma di cui non sempre si viene a conoscenza. Inoltre l’Azione cattolica propone a tutti anche la possibilità di una Lectio per adulti (oltre una trentina le esperienze avviate). Tutte queste proposte hanno l’unico scopo fondamentale di rendere possibile un accesso alla Bibbia magari con un taglio più culturale, ma rivolto comunque a tutti, per far sì che la Parola possa essere il punto di riferimento – come deve essere – della crescita di fede, quindi anche di missionarietà, che non può che essere annuncio del Vangelo e della Parola di Dio.
Un modo per conoscere e approfondire è anche attraverso il portale della diocesi…
Infatti, vi sono le proposte on-line. Viene inserito settimanalmente il commento alle Letture della domenica che dall’inizio dello scorso Avvento è curato da monsignor Gianantonio Borgonovo. Durante l’anno – dall’Avvento alla Pentecoste – abbiamo poi curato un’introduzione alle Letture di tutti i giorni. C’è sete e fame di Bibbia. Un fenomeno, spesso sottotraccia, ma che attraversa l’intera diocesi. Migliaia di persone che vanno alla fonte della Parola per conoscere meglio la Scrittura. Allora la Scuola biblica nella città, i corsi organizzati da anni da parrocchie e decanati, gli itinerari biblici. E una realtà crescente: i Gruppi di ascolto della Parola sono oltre 1200, coinvolgendo più di 12 mila persone che si riuniscono nelle case la sera per confrontarsi sulla Bibbia. Ne parliamo con monsignor Luigi Nason, incaricato per l’Apostolato biblico della diocesi.Innanzitutto, qual è l’obiettivo della Scuola biblica nella città?La Scuola intende dire che nel contesto della città che diventa sempre più luogo di lavoro, di attività economiche e anche di immense povertà, è importante che risuoni la Parola di Dio. Questo è il secondo anno della Scuola. Nella scorsa edizione hanno partecipato quasi 300 persone. La novità è che nasce in collaborazione con l’Apostolato biblico della diocesi, l’Istituto superiore di scienze religiose e il Centro pastorale dell’Università cattolica. Si svolge in un orario serale (19-20.45) per consentire la frequenza ai laici che lavorano. Lo scopo è quello di portare a una conoscenza della Bibbia che permetta al cristiano di approfondire la sua fede imparando a muoversi nel mondo delle Scritture: cercano di entrare in questo mondo bibilico e scoprono che senza una mappa, un orientamento, una presentazione ci si perde se non si impara a capirne i diversi linguaggi.Come si articola la Scuola?In due cicli di sei lezioni ciascuna. Uno sulle prime parole del libro della Genesi, “In principio”, con una lettura di ben 11 capitoli della Genesi, che rappresentano le risposte ai grandi problemi dell’esistenza. Da sempre l’uomo si interroga sul senso della propria vita, su ciò a cui tende, sul perché del male, della sofferenza e della morte. L’altro ciclo è sul Vangelo secondo Giovanni che inizia con le stesse parole, “In principio”.Una Scuola di alto livello, quindi?Sì, direi quasi accademico. Infatti c’è la possibilità per chi lo desiderasse dopo un triennio (la Scuola è organizzata a trienni) di sostenere gli esami presso l’Istituto superiore di scienze religiose.Poi esiste una serie notevole di iniziative sul territorio diocesano come i Gruppi di ascolto della Parola…Infatti, da qualche decennio sono presenti in molte parrocchie. Una realtà molto numerosa: solo quelli che risultano a noi sono 1200. Sono gruppi che si riuniscono nelle case, costituiti da almeno 10 partecipanti ciascuno, quindi sono coinvolte oltre 12 mila persone. Quest’anno per la prima volta abbiamo un testo base – “La Parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza” – che definisce l’identità, la specificità dei Gruppi di ascolto e l’importanza della formazione degli animatori. Il testo è rivolto ai preti e a questi animatori, ha la prefazione dell’Arcivescovo, che lo ha consegnato alla diocesi nella celebrazione Vigiliare della Pentecoste scorsa. Per gli animatori sono previste scuole di formazione. Quest’anno i Gruppi avranno come tema il Vangelo di Giovanni, con il sussidio “Chi cercate?”.Accanto a queste realtà esistono gli Itinerari di lettura biblica…Sì, vi sono anche proposte di durata diversa. Quest’anno hanno già preso contatto con noi le comunità di Saronno, qualche decanato di Milano. Gli Itinerari sono un percorso su un libro biblico o alcune parti attraverso la lettura del testo, con una successione di sette incontri. Abbiamo proposto un pacchetto a tutti i decanati della diocesi: poi in base alle loro scelte pensiamo noi a trovare biblisti ed esperti. Inoltre, quest’anno abbiamo avanzato questa proposta anche alle Sdop (Scuole diocesane operatori pastorali). Sono rivolti a tutti, in particolare agli animatori dei Gruppi di ascolto, dei Gruppi liturgici, ai catechisti (nelle Quattro giorni in corso), a chi opera nella pastorale.Poi ci sono anche Scuole bibliche sul territorio…Certamente. Da anni si tengono, tra gli altri, nel decanato di Baggio, a Sesto San Giovanni, a Erba, a Treviglio. Accanto a queste iniziative poi vi sono singole parrocchie o comunità pastorali che organizzano serie di incontri, ma di cui non sempre si viene a conoscenza. Inoltre l’Azione cattolica propone a tutti anche la possibilità di una Lectio per adulti (oltre una trentina le esperienze avviate). Tutte queste proposte hanno l’unico scopo fondamentale di rendere possibile un accesso alla Bibbia magari con un taglio più culturale, ma rivolto comunque a tutti, per far sì che la Parola possa essere il punto di riferimento – come deve essere – della crescita di fede, quindi anche di missionarietà, che non può che essere annuncio del Vangelo e della Parola di Dio.Un modo per conoscere e approfondire è anche attraverso il portale della diocesi…Infatti, vi sono le proposte on-line. Viene inserito settimanalmente il commento alle Letture della domenica che dall’inizio dello scorso Avvento è curato da monsignor Gianantonio Borgonovo. Durante l’anno – dall’Avvento alla Pentecoste – abbiamo poi curato un’introduzione alle Letture di tutti i giorni. – – La riflessione di Luca Doninelli – I corsi e la Scuola in città – Gruppi di ascolto: i sussidi