Tre le occasioni in particolare: nel 1973 su invito del Pime, nel 1977 per portare a San Siro la sua testimonianza sul valore della vita e nel 1983 per partecipare al Congresso eucaristico
di Giorgio BERNARDELLI
Diventa santa a Roma nel cuore dell’Anno Santo della misericordia. Ma è un evento che tocca da vicino anche Milano l’attesa canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, che oggi papa Francesco presiede in piazza San Pietro. Anche la nostra città, nel quartiere di Baggio, vede infatti la presenza discreta e preziosissima delle Missionarie della Carità, le suore con il sari bianco bordato di azzurro che la Madre volle per servire con lei i più poveri tra i poveri. Ma Milano custodisce anche la memoria di alcune visite che la Santa della carità compì in mezzo a noi, lasciando sempre dietro di sé parole e gesti significativi.
Arrivò a Milano per la prima volta nell’ottobre 1973, invitata da padre Giacomo Girardi e padre Piero Gheddo, missionari del Pime, che l’avevano conosciuta attraverso i loro confratelli che in India svolgevano il loro ministero. Allora non era ancora la grande icona globale che tutti conoscevano; così il primo incontro organizzato al Centro missionario di via Mosé Bianchi con alcune migliaia di giovani per molti fu la prima scoperta della suora che diceva che servire i poveri era «un grande privilegio». Con loro, in quella Milano scossa dal vento della contestazione, Madre Teresa avrebbe marciato poi la sera dopo, dal Castello Sforzesco fino al Duomo, in un evento che avrebbe inaugurato la tradizione della Veglia Missionaria nella nostra diocesi.
Sarebbe tornata quattro anni dopo, per un altro grande evento: su invito del cardinale Giovanni Colombo e dei vescovi lombardi, avrebbe portato la sua testimonianza davanti a uno stadio di San Siro gremito dal “popolo della vita”. In quell’aprile 1977 segnato in Italia dal dibattito sulla legge che legalizzava l’aborto, a Milano Madre Teresa spiegò perché ogni vita – fin da quella più debole, nel grembo di una madre – andava difesa. Ma spiegò anche che dire no all’aborto significa prendersi cura anche di ogni vita abbandonata ai margini delle strade, nelle nostre città e nelle periferie del mondo.
Tra le visite di Madre Teresa a Milano ce n’è poi almeno una terza che merita di essere ricordata in modo particolare: quella del maggio 1983, quando il cardinale Carlo Maria Martini la volle per una testimonianza al XX Congresso eucaristico nazionale. In quell’occasione mostrò il legame profondo tra l’Eucaristia e la carità, a partire dall’esperienza personale sua e delle Missionarie della Carità che – in ogni comunità – iniziano la giornata con un’ora di adorazione davanti al Santissimo. E fu sempre insieme a Madre Teresa che in quei giorni la città accolse un altro santo, papa Giovanni Paolo II, primo Papa dopo secoli a compiere una visita apostolica a Milano.
Anche per ricordare tutto questo il Pime di Milano ha organizzato per lunedì 5 settembre – il giorno successivo alla canonizzazione, nonché festa liturgica di Madre Teresa – una serata a lei dedicata presso il Centro di via Mosé Bianchi 94. Alle 18.30 si terrà un momento di preghiera che ripercorrerà attraverso parole e immagini le visite a Milano della fondatrice delle Missionarie della carità. Alle 21, invece, a rievocare la figura della nuova santa e la sua eredità sarà Marina Ricci, giornalista e autrice del libro Govindo, il dono di Madre Teresa in cui l’ex vaticanista del Tg5 racconta la storia dell’esperienza personale dell’adozione di un bambino con una grave forma di disabilità incontrato a Calcutta in una delle case delle Missionarie della Carità. Il Pime inoltre ha realizzato anche una mostra su Madre Teresa a disposizione delle parrocchie: per tutti i dettagli www.pimemilano.com.