Redazione
Cari amici e amiche,
oggi voglio condividere con tutti voi una gioia che ci è stata donata. In una nazione come la Zambia, devastata dall’Aids, ma in cui tutti hanno paura a parlarne, e in cui c’è tantissimo stigma che non aiuta nè chi vive con questa malattia nè chi cerca di combatterla sensibilizzando e informando, e in una parrocchia come Mazabuka dove mai fino ad ora qualcuno ha avuto il coraggio di esporsi, oggi per la prima volta abbiamo avuto in chiesa durante la messa la testimonianza di una giovane che ha rivelato davanti a tutta la comunità il suo stato di sieropositività. Davanti a tutta la comunità, ha raccontato un po’ della sua storia, di come, dopo qualche tempo dalla morte della madre, il padre l’ha obbligata a sposarsi quando era ancora un ragazzina. Quando ha avuto la forza e il sostegno per liberarsi da quella condizione, ha ricominciato a studiare nella nostra Community school ed è stata accolta nell’Arca tre. Oggi ha finito la scuola superiore, la prima ragazza nella sua famiglia a completare gli studi.
È questo il messaggio che ha dato a giovani e adulti: "You can make a difference", anche se sei HIVpositive. A Mazabuka città vivono circa 18000 persone, si calcola che il 17% della popolazione è sieropositivo, quindi 3060 dovrebbero essere i contagiati a Mazabuka. Christine è la prima in questa città a parlare apertamente di sè. La nostra Christine.
Per me personalmente oggi è un grande giorno, oggi Christine mi ha fatto un grande dono. Poco prima della mia partenza mi rendo conto che lei è uno dei maggiori successi del mio lavoro qui. Da oggi Christine è un segno, non solo per me che in questi anni ho visto crescere e ho accompagnato anche in questa sfida. Oggi Christine è un segno per tutta la comunità e per questa nazione che ha bisogno di sperare e di lottare per il proprio futuro. a presto
Paolo Taffuri
Mazabuka, domenica 9 dicembre 2007