Redazione

La Missione di Mocodoene, della Diocesi di Inhambane in Mozambico, ricostruita da don Pietro Minelli, audace sacerdote “fidei donum” della diocesi di Brescia, è stata affidata alle cure della Congregazione Sacra Famiglia di Nazareth del Beato Padre Piamarta.

Don Pietro con la collaborazione di un gruppo di volontari di Gardone Val Trompia e di Montirone si è rimboccato le maniche e ha rimesso in piedi la Missione dei Frati Minori, che la rivoluzione per l’indipendenza dal Portogallo e la guerra civile aveva distrutta e che il nuovo corso del governo del Mozambico nel 2000 ha riconsegnato alla Diocesi di Inhambane.

In cinque anni è stata ricostruita la chiesa parrocchiale, la casa dei sacerdoti, la casa delle suore, una struttura per i laici collaboratori, la scuola materna, le scuole primarie e secondarie (circa 2000 alunni), gli ambienti per la formazione dei catechisti,e dei formatori, la biblioteca, un grande salone per spettacoli, il centro di formazione delle donne, il convitto per i ragazzi e le ragazze le cui famiglie abitano lontano, una casa di accoglienza per anziani soli, perché abbandonati dalle proprie famiglie,un dispensario e le strutture per le macchine operatrici e gli attrezzi.

Ora questa missione, che serve 55.000 abitanti su un territorio la cui estensione è di circa 100 km di diametro, è stata affidata ai padri Piamartini. Nel mese di marzo è partito padre Modesto Venturini che, ricco di una esperienza missionaria di 25 anni in Brasile e 6 in Cile, ha accettato di affrontare questo nuovo impegno in terra d’Africa. Ad aiutarlo gli sono stati affiancati due chierici angolani della Congregazione che stanno svolgendo il loro periodo di tirocinio formativo.

Dalla fine del mese di settembre 2006 la Comunità religiosa si è definitivamente costituita con l’insediamento di Padre Giacomo Marietti.

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