Tante le novità: alla biblioteca di Lezhe è stato presentato il nuovo Calendario 2008, proposto dai Ragazzi Ambasciatori di Pace. Continua la "peregrinatio" della Madonna: la statua è stata accolta non solo nei nostri sei villaggi, ma anche in quelli circostanti. "Qui c'è qualcuno che ascolta" è il titolo del progetto che intendiamo mettere in atto a partire dal mese di aprile. Il "campo di lavoro" è quello della realtà giovanile albanese. La Missione ha proposto agli agricoltori dei villaggi della vecchia strada degli Italiani (da Kallmet ad Hajmel) un percorso formativo per trasmettere nuove tecniche di produzione e una nuova politica per l'agricoltura...


Redazione

Giovedì 24 gennaio, alla biblioteca della città di Lezhe è stato presentato il nuovo Calendario 2008, proposto dai Ragazzi Ambasciatori di Pace: L’Isola della Pace, il Podio per chi ha buone notizie da portare!

Continua la “peregrinatio” della Madonna: la statua è stata accolta non solo nei nostri sei villaggi, ma anche in quelli circostanti.

– Qui c’è qualcuno che ascolta è il titolo del progetto che intendiamo mettere in atto a partire dal mese di aprile. Il “campo di lavoro” è quello della realtà giovanile albanese, particolarmente di Laç Vau Dejes, Lezhe, Scutari.

– La Missione ha proposto agli agricoltori dei villaggi della vecchia strada degli Italiani (da Kallmet ad Hajmel) un percorso formativo per trasmettere nuove tecniche di produzione e una nuova politica per l’agricoltura.

Sono venuti a trovarci:
Donatella e Giuseppe, per il laboratorio ceramica e Marika, psicologa (da Caltanissetta); Alessandro Paoloni, per tesi sull’economia albanese (da Magliano dei Marsi); Michele, infermiere (da Casatenovo – Lc); Maurizio, Valerio, Anna e Gigliola, infermieri del S.Raffaele (Mi); Volontari Brianza (Pjraj), Nikolino, per esperienza pastorale (di Blinisht, ma vive a Verona)

MIRËSEERDHËT, ma non basta di Grazie, …anche se è importante. Il “grazie” più vero è la assicurazione del nostro servizio in questa chiesa albanese e per questa gente di Zadrima.

La lettera di saluti di don Enzo Zago Per sostenere i progetti in corso

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