Nella Giornata mondiale l’evento «Mai più schiavi», promosso da Caritas Ambrosiana, Mani Tese e Pime col patrocino del Comune: convegno a Palazzo Marino, flash-mob in Piazza della Scala, serata a Sant’Ambrogio
Lunedì 8 febbraio, in occasione della Giornata internazionale contro la tratta di persone – che la Chiesa celebra nella festa di Santa Giuseppina Bakhita, schiava sudanese, liberata e divenuta religiosa canossiana, canonizzata nel 2000 – il premio Nobel per la pace Kailash Satyarthi sarà a Milano, ospite di un programma di eventi dal titolo «Mai più schiavi», organizzato da Caritas Ambrosiana, Mani Tese e il Pime di Milano, con il patrocino del Comune.
Il 60enne attivista indiano per la lotta al lavoro minorile parteciperà al convegno “Tratta e sfruttamento in Italia e nel mondo”, previsto dalle 15 a Palazzo Marino. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Giuliano Pisapia e del vicario episcopale monsignor Luca Bressan, prenderanno la parola anche gli operatori delle organizzazioni del terzo settore e del sindacato: Palma Felina dell’area tratta di Caritas Ambrosiana, Miriam Pasqui della Casa dei diritti del Comune di Milano, Chiara Cattaneo di Mani Tese, Ester Balconi per Cgil Cisl e Uil.
Alle 21 Satyarthi sarà poi accolto nella Basilica di Sant’Ambrogio dall’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola. Alla testimonianza del Nobel e all’intervento del Cardinale seguiranno la lettura di testimonianze di vittime di sfruttamento, interpretate dagli attori Lella Costa e Fausto Russo Alesi. Il Coro Elikya, con la partecipazione del tenore della Scala di Milano Angelo Scardina, eseguirà alcuni brani musicali.
Tra il convegno del pomeriggio e la testimonianza della sera previsto alle 18.15 anche un flash-mob dell’Orchestra dei Popoli in piazza della Scala.
La tratta delle persone è una delle grandi piaghe del mondo di oggi. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) e l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) circa 21 milioni di persone, spesso povere e vulnerabili, sono vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale o lavoro forzato, espianto di organi, accattonaggio forzato, servitù domestica, adozione illegale. Ogni anno circa 2,5 milioni di persone sono ridotte in schiavitù; il 60% sono donne e minori. Spesso subiscono abusi e violenze inaudite. Si stima che la tratta sia una delle attività illegali più lucrative al mondo: rende complessivamente 32 miliardi di dollari l’anno ed è il terzo business più redditizio, dopo il traffico di droga e di armi.