La Comunità pastorale della città ha regalato a quella islamica un lampadario per la nuova sala di culto: durante la preghiera sta davanti all’imam, tutti possono vederlo e riflettere sul significato del dono

di Rosangela VEGETTI

Monsignor Armando Cattaneo

La città di Saronno ha una forte presenza di musulmani, oltre 800 famiglie. È attivo un centro culturale islamico e da qualche settimana è presente anche una nuova sala di culto, in un capannone ben ristrutturato e debitamente arredato.

Durante la fase di preparazione della sala, monsignor Armando Cattaneo, prevosto della chiesa dei Santi Pietro e Paolo e responsabile della Comunità pastorale Crocifisso Risorto, ebbe occasione di far visita a quanti stavano lavorando. Chi lo accompagnava gli spiegò che la ventina di operai presenti erano tutti volontari: «Abbiamo imparato da voi cristiani a essere volontari», fu la precisazione. «Quale dono potremmo farvi come comunità cristiana per la vostra nuova sala di preghiera?», chiese allora don Armando. La risposta gli giunse dopo qualche giorno e approfondite discussioni dei musulmani: il lampadario che sta proprio davanti all’imam durante la preghiera, perché – fu la motivazione – tutti devono vederlo e sapere che è un dono delle comunità cristiane.

Così è stato. Il lampadario fa ora bella mostra di sé e, come ha spiegato un anziano fedele della comunità musulmano, «ogni volta che durante la nostra preghiera alziamo lo sguardo e vediamo il lampadario che ci avete donato possiamo pensare che siamo uniti, musulmani e cristiani, nella preghiera». Inoltre una bella lapide all’ingresso riporta i nomi dei donatori, comprese le comunità cristiane di Saronno.

Alla festa di inaugurazione, insieme allo sceicco ospite d’onore, c’erano anche il Prevosto e anche il Questore di Saronno, complimentatosi per la fruttuosa cordialità esistente tra cristiani e musulmani che fonda una convivenza serena e pacificante per tutti.

 

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