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Redazione
«Il primo servizio che si deve al prossimo è ascoltarlo… L’inizio dell’amore per il fratello sta nell’imparare ad ascoltarlo». La frase del teologo Dietrich Bonhoeffer è diventata il programma del Centro di Ascolto del decanato di Cantù e Mariano. Nato nel 1988 (quest’anno compie i 20 anni) per iniziativa della Caritas decanale sulla spinta del convegno “Farsi prossimo”, il Centro di Ascolto (Cda) è un’associazione senza scopo di lucro ed è costituita da volontari. Di recente è stata assunta un’assistente sociale che presta la sua attività nelle sedi di Cantù (via Matteotti 22) e di Mariano (via Santo Stefano 46). L’Associazione si pone in ascolto di un’umanità segnata dal disagio e magari dall’incapacità di esprimerlo, cerca di individuare i bisogni presenti sul territorio per diffondere una cultura della solidarietà. La caratteristica del Cda è l’ascolto di tutti quelli che bussano alla porta. Lo scorso anno lo hanno fatto oltre 700 persone e con loro sono stati svolti più di 2200 colloqui. «La tipologia dei nostri utenti – dice Elda Riedo, vicepresidente dell’Associazione e responsabile della Caritas decanale – fino a due anni fa era per il 70% composta da stranieri. Quest’anno, con la crisi economica, è aumentata la richiesta italiana. Purtroppo conoscono poco i servizi di cui potrebbero usufruire: a volte sono informati di più gli stranieri». Al Cda viene chiesto soprattutto lavoro, alloggio e aiuti economici. I volontari cercano di soddisfare tutte le istanze, anche se le disponibilità economiche sono limitate. «Un contributo notevole – spiega Riedo – ci viene dalle parrocchie, che si autotassano. Non mancano però le offerte, le donazioni e i piccoli finanziamenti derivanti da progetti e bandi di concorso». Nel 1991 è stato aperto anche l’Ufficio stranieri per rispondere alle concrete esigenze degli immigrati, per favorire inserimento lavorativo e integrazione sociale e culturale, promuovendo nello stesso tempo il confronto e il dialogo tra diverse culture. L’attività del Cda è a largo raggio: «Collaboriamo – continua Riedo – con altri servizi del decanato, come il Banco alimentare, il guardaroba e la mensa Caritas. Per chi è in difficoltà abitativa e ci viene segnalato da un ente pubblico, offriamo per due mesi la Casa “Noemi” di Arosio e la Casa di accoglienza parrocchiale “Beretta Molla” di Mariano». Per ricordare i 20 anni di fondazione, in novembre presso la sede di Mariano Comense verrà esposta una mostra che racconta il percorso ventennale del Cda a servizio di chi è solo e di chi non ha voce. (e.v.)