Redazione

In tutta Italia si stanno ancora svolgendo le celebrazioni per il 50° della morte di don Primo Mazzolari (1890-1959). Anche Vimodrone lo ricorderà, domenica 25 ottobre, alle 21, presso l’Auditorium San Remigio, con una rappresentazione dal titolo Mazzolari, il tormento della profezia, portata in scena dalla compagnia teatrale “Gli Anonimi” di Vimodrone. Si tratta di un oratorio in un atto di Luigi Francesco Ruffato e Arturo Chiodi, il cui testo è stato pubblicato da Paoline Editoriale Libri nel 2000. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con l’associazione fotografica “X-Ray”, in occasione della Giornata missionaria mondiale. Infatti il ricavato sarà a beneficio delle missioni (posto unico euro 5).
Il pensiero di don Mazzolari sui grandi temi della fede e della vita mantiene anche oggi una forte carica profetica e si rivela straordinariamente attuale. A Bozzolo, dove il sacerdote cremonese fu parroco, il 19 aprile scorso la Santa Messa solenne nel 50° della morte era stata presieduta dall’Arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi. In tutta Italia si stanno ancora svolgendo le celebrazioni per il 50° della morte di don Primo Mazzolari (1890-1959). Anche Vimodrone lo ricorderà, domenica 25 ottobre, alle 21, presso l’Auditorium San Remigio, con una rappresentazione dal titolo Mazzolari, il tormento della profezia, portata in scena dalla compagnia teatrale “Gli Anonimi” di Vimodrone. Si tratta di un oratorio in un atto di Luigi Francesco Ruffato e Arturo Chiodi, il cui testo è stato pubblicato da Paoline Editoriale Libri nel 2000. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con l’associazione fotografica “X-Ray”, in occasione della Giornata missionaria mondiale. Infatti il ricavato sarà a beneficio delle missioni (posto unico euro 5).Il pensiero di don Mazzolari sui grandi temi della fede e della vita mantiene anche oggi una forte carica profetica e si rivela straordinariamente attuale. A Bozzolo, dove il sacerdote cremonese fu parroco, il 19 aprile scorso la Santa Messa solenne nel 50° della morte era stata presieduta dall’Arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi.

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