A Milano dal 5 al 9 marzo un viaggio culturale attraverso 22 appuntamenti nel segno del teatro, della musica e della poesia, con il�vernacolo meneghino a fare da filo conduttore
Ylenia SPINELLI
Redazione
Un viaggio alle radici della nostra cultura attraverso 22 appuntamenti che spaziano dalla musica al teatro, alla poesia, rigorosamente in dialetto. Milanese prima di tutto, ma con incursioni nelle tradizioni linguistiche di altre regioni italiane e addirittura europee. Si intitola Volgar’Eloquio ed è la manifestazione, promossa dalla Regione Lombardia con la collaborazione del Piccolo Teatro di Milano, che dal 5 al 9 marzo vedrà coinvolti molti artisti, tra i quali Franco Branciaroli, Marco Paolini, Toni Servillo, Piero Mazzarella, Ferruccio Soleri, Antonella Ruggiero e Davide Van De Sfroos.
«Per la prima volta in Italia abbiamo organizzato un evento interamente dedicato alla cultura del dialetto, non solo milanese – ha spiegato Massimo Zanello, assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia -. Questa iniziativa è figlia di una legge approvata recentemente dal Consiglio Regionale per la salvaguardia dei beni immateriali. È infatti un festival sulla parola, che è racconto, pensiero, identità e storia di un territorio, dunque il suo futuro».
Entusiasta anche il direttore del Piccolo, Sergio Escobar, che aggiunge: «Volgar Eloquio può essere un’occasione per riflettere sul concetto di identità, che non va inteso come chiusura, ma consapevolezza di un racconto che si costruisce all’interno delle differenze e che ha radici nella memoria». Un viaggio alle radici della nostra cultura attraverso 22 appuntamenti che spaziano dalla musica al teatro, alla poesia, rigorosamente in dialetto. Milanese prima di tutto, ma con incursioni nelle tradizioni linguistiche di altre regioni italiane e addirittura europee. Si intitola Volgar’Eloquio ed è la manifestazione, promossa dalla Regione Lombardia con la collaborazione del Piccolo Teatro di Milano, che dal 5 al 9 marzo vedrà coinvolti molti artisti, tra i quali Franco Branciaroli, Marco Paolini, Toni Servillo, Piero Mazzarella, Ferruccio Soleri, Antonella Ruggiero e Davide Van De Sfroos.«Per la prima volta in Italia abbiamo organizzato un evento interamente dedicato alla cultura del dialetto, non solo milanese – ha spiegato Massimo Zanello, assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia -. Questa iniziativa è figlia di una legge approvata recentemente dal Consiglio Regionale per la salvaguardia dei beni immateriali. È infatti un festival sulla parola, che è racconto, pensiero, identità e storia di un territorio, dunque il suo futuro».Entusiasta anche il direttore del Piccolo, Sergio Escobar, che aggiunge: «Volgar Eloquio può essere un’occasione per riflettere sul concetto di identità, che non va inteso come chiusura, ma consapevolezza di un racconto che si costruisce all’interno delle differenze e che ha radici nella memoria». Il programma Tanti i luoghi simbolo della città coinvolti nella rassegna, a partire dal Piccolo Teatro, dove il 6 e il 9 marzo Ferruccio Soleri, storico Arlecchino, terrà due lezioni-spettacolo. Al Circolo Filologico Milanese il 6, il 7 e l’8 marzo Giulia Lazzarini e Piero Mazzarella saranno le voci prestigiose di Milano città dei dialetti, un’incursione nel mondo del teatro, della letteratura e del cinema per esplorare il dialetto di diverse regioni. «Il dialetto meneghino è destinato a scomparire – dice l’81enne Mazzarella -. Sono io e basta». E la Lazzarini aggiunge: «Il rischio nella nostra società è l’afasia: con mail e sms si sta infatti perdendo quella comunicatività che aveva il dialetto».Tre grandi interpreti della scena contemporanea saranno poi i protagonisti di altrettante serate di recital: Franco Branciaroli sabato 7 marzo nella basilica di San Marco, Marco Paolini domenica 8 marzo al Teatro Dal Verme e Toni Servillo lunedì 9 marzo sempre in San Marco.Allo Strehler il 7 marzo è in programma una giornata non stop di poesia dialettale, mentre lunedì 9, al Teatro Dal Verme, Max Rigano condurrà una serata all’insegna dell’incontro tra lingue dialettali e sonorità moderne con il cantautore lariano Davide Van De Sfroos, Patrizia Laquidara con Hotel Rif, Taranta Power e Teka P che, nella stessa giornata, saliranno anche in cattedra per una curiosa lezione-concerto all’Università Cattolica.Anche i bambini avranno un proprio spazio al Circolo Filologico Milanese: sabato 7 e domenica 8 marzo, infatti, la Commedia dell’Arte mostrerà ai più piccoli maschere, storie, inganni e travestimenti, avvicinando al magico mondo del teatro. Inoltre, in occasione della manifestazione, la band scozzese The Mid South Highland Pipes and Drums invaderà le vie del centro cittadino con le sue cornamuse.«Milano e la Lombardia, che possono vantare una delle più prestigiose tradizioni dialettali della penisola – conclude Franco Brevini, docente di Letteratura italiana all’Università di Bergamo e curatore della manifestazione – si mostrano ancora una volta all’avanguardia, cogliendo le istanze rilanciate dalla dialettica tra globale e locale». La scheda – Dal 5 al 9 marzo, con eventi a ingresso libero previa prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti (www.piccoloteatro.org). Unico evento a pagamento (5 euro) il concerto del 9 marzo al Teatro Dal Verme. –