di Nome COGNOME Eventuale qualifica
Redazione

“Art&Music festival” è il titolo della due-giorni dedicata al canto liturgico di tradizione orale, in programma a Oggiono (Lc) e Lecco sabato 7 e domenica 8 novembre.
Si tratta di un progetto speciale su uno dei più significativi patrimoni della cultura “popolare” italiana. Che cosa si intende per canto liturgico di tradizione orale? Il canto gregoriano e ambrosiano e la polifonia erano un tempo cantati nelle chiese che potevano mantenere una cappella musicale adeguata. Ma nei piccoli centri, nei villaggi, nelle chiese rurali, nelle parrocchie di montagna, le melodie liturgiche subirono un processo di inculturazione, che le adattò al modo di cantare e alla sensibilità musicale “popolare” propria delle diverse aree. Poco conosciuto è quanto avveniva nel Nord Italia; in particolare, è questa la prima volta che si indagano le usanze di un’area di rito ambrosiano. Si tratta di musica non scritta, tramandata oralmente di generazione in generazione, che riflette i modi di canto tipici dell’arco alpino: un patrimonio di inestimabile valore storico che, uscito dall’uso dopo la riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II , sta per scomparire.
Sabato 7 novembre, alle 21, a Oggiono (chiesa di S. Giorgio Martire a Imberido), “La voce, la pietra, l’albero”, musica dal Medioevo alla tradizione orale: con Patrizia Bovi (voce e arpa) e la partecipazione della Corale S. Cecilia di Imberido diretta da Pasquale Frigerio. Un percorso nei vari aspetti della storia musicale italiana, in un costante confronto con ciò che di più arcaico è rimasto nella musica tradizionale: testimonianze di un sapere sonoro e poetico diffuso che si unisce alle composizioni fissate nei documenti scritti.
Domenica 8 novembre, alle 10, a Oggiono (Banca Credito Cooperativo Alta Brianza), “Il canto liturgico di tradizione orale”, tavola rotonda con Francesco Andreoni (Erba), Paola Barzan (Padova), Patrizia Bovi (Assisi), Marco Gozzi (Trento), Renato Morelli (Trento), Angelo Rusconi (Lecco) e Giuseppe Panzeri (Galbiate). Studiosi della religiosità popolare, della liturgia, musicologi ed etnomusicologi si incontrano per fare il punto della situazione degli studi sulla musica di tradizione orale in area ambrosiana ed elaborare un progetto di ricerca e documentazione nel territorio della Provincia di Lecco e della Regione Lombardia.
Domenica 8 novembre, alle 15, a Lecco, (chiesa dei SS. Materno e Lucia a Pescarenico), “Vespri popolari ambrosiani”, tradizione orale della Brianza lecchese: con la Corale S. Cecilia di Imberido-Oggiono diretta da Pasquale Frigerio e Maria Teresa Muttoni all’organo. È la celebrazione solenne dei Vespri domenicali ambrosiani e Benedizione Eucaristica, in lingua latina e accompagnata dai canti di tradizione orale della comunità di Imberido.
Con il patrocinio e il contributo di Provincia di Lecco e Comune di Oggiono e il contributo di Fondazione della Provincia di Lecco e Res Musica. “Art&Music festival” è il titolo della due-giorni dedicata al canto liturgico di tradizione orale, in programma a Oggiono (Lc) e Lecco sabato 7 e domenica 8 novembre.Si tratta di un progetto speciale su uno dei più significativi patrimoni della cultura “popolare” italiana. Che cosa si intende per canto liturgico di tradizione orale? Il canto gregoriano e ambrosiano e la polifonia erano un tempo cantati nelle chiese che potevano mantenere una cappella musicale adeguata. Ma nei piccoli centri, nei villaggi, nelle chiese rurali, nelle parrocchie di montagna, le melodie liturgiche subirono un processo di inculturazione, che le adattò al modo di cantare e alla sensibilità musicale “popolare” propria delle diverse aree. Poco conosciuto è quanto avveniva nel Nord Italia; in particolare, è questa la prima volta che si indagano le usanze di un’area di rito ambrosiano. Si tratta di musica non scritta, tramandata oralmente di generazione in generazione, che riflette i modi di canto tipici dell’arco alpino: un patrimonio di inestimabile valore storico che, uscito dall’uso dopo la riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II , sta per scomparire.Sabato 7 novembre, alle 21, a Oggiono (chiesa di S. Giorgio Martire a Imberido), “La voce, la pietra, l’albero”, musica dal Medioevo alla tradizione orale: con Patrizia Bovi (voce e arpa) e la partecipazione della Corale S. Cecilia di Imberido diretta da Pasquale Frigerio. Un percorso nei vari aspetti della storia musicale italiana, in un costante confronto con ciò che di più arcaico è rimasto nella musica tradizionale: testimonianze di un sapere sonoro e poetico diffuso che si unisce alle composizioni fissate nei documenti scritti.Domenica 8 novembre, alle 10, a Oggiono (Banca Credito Cooperativo Alta Brianza), “Il canto liturgico di tradizione orale”, tavola rotonda con Francesco Andreoni (Erba), Paola Barzan (Padova), Patrizia Bovi (Assisi), Marco Gozzi (Trento), Renato Morelli (Trento), Angelo Rusconi (Lecco) e Giuseppe Panzeri (Galbiate). Studiosi della religiosità popolare, della liturgia, musicologi ed etnomusicologi si incontrano per fare il punto della situazione degli studi sulla musica di tradizione orale in area ambrosiana ed elaborare un progetto di ricerca e documentazione nel territorio della Provincia di Lecco e della Regione Lombardia.Domenica 8 novembre, alle 15, a Lecco, (chiesa dei SS. Materno e Lucia a Pescarenico), “Vespri popolari ambrosiani”, tradizione orale della Brianza lecchese: con la Corale S. Cecilia di Imberido-Oggiono diretta da Pasquale Frigerio e Maria Teresa Muttoni all’organo. È la celebrazione solenne dei Vespri domenicali ambrosiani e Benedizione Eucaristica, in lingua latina e accompagnata dai canti di tradizione orale della comunità di Imberido.Con il patrocinio e il contributo di Provincia di Lecco e Comune di Oggiono e il contributo di Fondazione della Provincia di Lecco e Res Musica.

Ti potrebbero interessare anche: