Le sfilate punto di arrivo di un lavoro di diverse settimane, dall'ideazione al coinvolgimento delle persone. Le maschere realizzate con materiale di recupero e di riciclo
Mario PISCHETOLA
Redazione
Seicento ragazzi degli oratori della diocesi sfileranno nel centro storico di Milano nel pomeriggio di sabato 28 febbraio trasformandosi in “numeri viventi”, e invitando il pubblico ad una festa che riporta tutti, grandi e piccoli, sui banchi di scuola, alle prese con le operazioni, le equazioni e i grafici e impegnati a far quadrare il cerchio, anche dove è difficile far tornare i conti. “Diamo i numeri” è infatti il tema del 34° Carnevale ambrosiano dei ragazzi – promosso dalla Fondazione oratori milanesi (Fom) – che, dal centro di Milano, si amplifica e si estende fino a toccare centinaia di piazze sparse in tutto il vasto territorio diocesano, là dove gli oratori escono dai loro campi e dalle aule di catechismo per invadere le strade con il loro stile entusiasmante e coinvolgente, dando prova, ancora una volta, di partecipare alla vita e al tessuto sociale del proprio territorio.
«Ècosì che le parrocchie, attraverso gli oratori, si fanno “animatrici” dei paesi e delle città – afferma don Samuele Marelli, direttore della Fom – dimostrando tutta la loro forza aggregante in ogni stagione dell’anno, soprattutto quando la dimensione della festa va riportata sul piano umano delle relazioni, alimentando i motivi che spingono le persone a stare insieme, a parlarsi e confrontarsi per dare un’impronta genuina al tempo libero. Il Carnevale degli oratori, in questo senso, non propone di comprare un costume ma di costruirlo con l’aiuto dei genitori e invita i ragazzi a non girare a zonzo per le vie, ma ad inserirsi dentro un’animazione coordinata che li rende protagonisti».
Sarà così anche nel centro di Milano dove le maschere più apprezzate saranno sicuramente quelle realizzate dagli stessi ragazzi che sfileranno, con materiale di recupero e di riciclo, evitando il più possibile ogni spreco e ogni forma di consumismo selvaggio. Oltre ai costumi ci saranno dodici carri realizzati dai genitori dei ragazzi, improvvisati ingegneri di precisione, e poi le animazioni studiate a tavolino e, provate e riprovate negli undici oratori partecipanti alla sfilata del centro, per esplodere in una progressione numerica e in coreografie geometriche da capogiro. Naturalmente i numeri si moltiplicano se si pensa a quello che gli oratori faranno nel resto della diocesi. «Il tema “diamo i numeri” – continua don Samuele Marelli – dà la possibilità agli organizzatori degli oratori di lavorare molto con la fantasia, coinvolgendo gli animatori e anche i genitori nella progettazione della festa, che, nel corso di diverse settimane, si snoda partendo dall’ideazione, attraverso il recupero dei materiali, l’allestimento dei laboratori, sino all’applicazione pratica e al coinvolgimento delle persone, soprattutto dei più piccoli».
Seicento ragazzi degli oratori della diocesi sfileranno nel centro storico di Milano nel pomeriggio di sabato 28 febbraio trasformandosi in “numeri viventi”, e invitando il pubblico ad una festa che riporta tutti, grandi e piccoli, sui banchi di scuola, alle prese con le operazioni, le equazioni e i grafici e impegnati a far quadrare il cerchio, anche dove è difficile far tornare i conti. “Diamo i numeri” è infatti il tema del 34° Carnevale ambrosiano dei ragazzi – promosso dalla Fondazione oratori milanesi (Fom) – che, dal centro di Milano, si amplifica e si estende fino a toccare centinaia di piazze sparse in tutto il vasto territorio diocesano, là dove gli oratori escono dai loro campi e dalle aule di catechismo per invadere le strade con il loro stile entusiasmante e coinvolgente, dando prova, ancora una volta, di partecipare alla vita e al tessuto sociale del proprio territorio.«Ècosì che le parrocchie, attraverso gli oratori, si fanno “animatrici” dei paesi e delle città – afferma don Samuele Marelli, direttore della Fom – dimostrando tutta la loro forza aggregante in ogni stagione dell’anno, soprattutto quando la dimensione della festa va riportata sul piano umano delle relazioni, alimentando i motivi che spingono le persone a stare insieme, a parlarsi e confrontarsi per dare un’impronta genuina al tempo libero. Il Carnevale degli oratori, in questo senso, non propone di comprare un costume ma di costruirlo con l’aiuto dei genitori e invita i ragazzi a non girare a zonzo per le vie, ma ad inserirsi dentro un’animazione coordinata che li rende protagonisti».Sarà così anche nel centro di Milano dove le maschere più apprezzate saranno sicuramente quelle realizzate dagli stessi ragazzi che sfileranno, con materiale di recupero e di riciclo, evitando il più possibile ogni spreco e ogni forma di consumismo selvaggio. Oltre ai costumi ci saranno dodici carri realizzati dai genitori dei ragazzi, improvvisati ingegneri di precisione, e poi le animazioni studiate a tavolino e, provate e riprovate negli undici oratori partecipanti alla sfilata del centro, per esplodere in una progressione numerica e in coreografie geometriche da capogiro. Naturalmente i numeri si moltiplicano se si pensa a quello che gli oratori faranno nel resto della diocesi. «Il tema “diamo i numeri” – continua don Samuele Marelli – dà la possibilità agli organizzatori degli oratori di lavorare molto con la fantasia, coinvolgendo gli animatori e anche i genitori nella progettazione della festa, che, nel corso di diverse settimane, si snoda partendo dall’ideazione, attraverso il recupero dei materiali, l’allestimento dei laboratori, sino all’applicazione pratica e al coinvolgimento delle persone, soprattutto dei più piccoli». In 600 dietro la locomotiva dell’Expo 1906 – Il 34° Carnevale ambrosiano dei ragazzi dal titolo “Diamo i numeri” troverà la sua forma più evidente nella sfilata che il Comune di Milano organizza nel centro storico della città. Alle 15 di sabato 28 febbraio – sabato grasso – i “numeri viventi” degli oratori partiranno da via Palestro e percorreranno corso Venezia, piazza San Babila, corso Vittorio Emanuele e tutta piazza Duomo sino a giungere sul retro del Duomo (ex Camposanto) per la festa finale. Undici oratori sfileranno con dodici carri e seicento ragazzi in costume. La “sfilata nella sfilata” sarà aperta da una locomotiva speciale che rievocherà i fasti dell’Expo 1906 (tema predominante del Carnevale a Milano). I ragazzi degli oratori coinvolgeranno gli spettatori più piccoli con animazioni e distribuzioni di gadget. – – Il sussidio della Fom –