Agli Arcimboldi, dal 22 al 27 ottobre, il musical che ha già riscosso grande successo in giro per l'Europa
di Ylenia SPINELLI
Redazione
Per la prima volta arriva in Italia, al Teatro degli Arcimboldi di Milano, Bharati, il grande musical made in Mumbay già tra i titoli di successo in gran parte d’Europa. Dal 22 al 27 ottobre, assistendo allo spettacolo, sarà possibile percorrere un viaggio, dal sapore spirituale e mistico, attraverso i colori, i profumi, la storia e le tradizioni dell’India, accompagnati da 60 attori e ballerini, musica dal vivo, arti marziali e acrobazie mozzafiato.
Tra gli interpreti di Bharati la splendida ballerina Bhavna Pani e Pietro Pignatelli, già protagonista di musical di successo come Grease e Pinocchio, nel ruolo di narratore o sutradhar per la versione italiana. «Lavorare con artisti così lontani da noi geograficamente e culturalmente – spiega – è stata un’occasione di confronto per me assolutamente nuova. Seppur diversi nell’espressione, li ho trovati molto vicini nel sentire il teatro!».
Quando è stato selezionato dal produttore di Bharati, Pignatelli, napoletano, classe 1971, era di ritorno proprio dall’India, in quanto testimonial della Fondazione Millesoli che si occupa di diritti per l’infanzia a Mumbay. «Sarà stato il caso o il karma – commenta -, fatto sta che in poco tempo mi sono ritrovato di nuovo in India per le prove dello spettacolo». Il suo non è un compito da poco: il narratore, infatti, è presente dall’inizio alla fine ed è il tramite tra il pubblico e la storia.
«L’idea che sta dietro allo spettacolo – spiega la protagonista, Bhavna Pani – è dare un quadro esatto dell’essenza dell’India attraverso una storia d’amore». Bharati, la ragazza che dà il titolo al musical, è una metafora dell’India: si innamora di un giovane, Siddharta, estremamente moderno nei modi e nei comportamenti, ma suo padre, Domraja, che esige il rispetto delle tradizioni indiane, si oppone a questo amore. «Il modo in cui Bharati, il mio personaggio, cercherà di mediare tra modernità e tradizione – aggiunge la Pani – è la storia che fa da sfondo a questo spettacolo».
Uno spettacolo che ritrae sotto forma di musical un mosaico realistico dell’India tradizionale e contemporanea. «Il mio Paese ha 26 Stati – racconta la ballerina – che significa 26 distinte culture, molto differenti fra loro. Attraverso la scelta di ritmi, strumenti tipici, più di 800 costumi e megaschermi, abbiamo cercato di dare al pubblico una vera percezione delle varie culture presenti in India, una sorta di unità nelle diversità».
Ma Bharati non riguarda solo l’India: tocca il cuore di qualunque essere umano che si trovi costretto dalle circostanze ad allontanarsi dalle proprie radici. È allo stesso tempo una celebrazione della vitalità dell’India e un invito a farsi coinvolgere dalle sue tradizioni, gustandole al meglio nella loro energia inimitabile. Per la prima volta arriva in Italia, al Teatro degli Arcimboldi di Milano, Bharati, il grande musical made in Mumbay già tra i titoli di successo in gran parte d’Europa. Dal 22 al 27 ottobre, assistendo allo spettacolo, sarà possibile percorrere un viaggio, dal sapore spirituale e mistico, attraverso i colori, i profumi, la storia e le tradizioni dell’India, accompagnati da 60 attori e ballerini, musica dal vivo, arti marziali e acrobazie mozzafiato.Tra gli interpreti di Bharati la splendida ballerina Bhavna Pani e Pietro Pignatelli, già protagonista di musical di successo come Grease e Pinocchio, nel ruolo di narratore o sutradhar per la versione italiana. «Lavorare con artisti così lontani da noi geograficamente e culturalmente – spiega – è stata un’occasione di confronto per me assolutamente nuova. Seppur diversi nell’espressione, li ho trovati molto vicini nel sentire il teatro!».Quando è stato selezionato dal produttore di Bharati, Pignatelli, napoletano, classe 1971, era di ritorno proprio dall’India, in quanto testimonial della Fondazione Millesoli che si occupa di diritti per l’infanzia a Mumbay. «Sarà stato il caso o il karma – commenta -, fatto sta che in poco tempo mi sono ritrovato di nuovo in India per le prove dello spettacolo». Il suo non è un compito da poco: il narratore, infatti, è presente dall’inizio alla fine ed è il tramite tra il pubblico e la storia.«L’idea che sta dietro allo spettacolo – spiega la protagonista, Bhavna Pani – è dare un quadro esatto dell’essenza dell’India attraverso una storia d’amore». Bharati, la ragazza che dà il titolo al musical, è una metafora dell’India: si innamora di un giovane, Siddharta, estremamente moderno nei modi e nei comportamenti, ma suo padre, Domraja, che esige il rispetto delle tradizioni indiane, si oppone a questo amore. «Il modo in cui Bharati, il mio personaggio, cercherà di mediare tra modernità e tradizione – aggiunge la Pani – è la storia che fa da sfondo a questo spettacolo».Uno spettacolo che ritrae sotto forma di musical un mosaico realistico dell’India tradizionale e contemporanea. «Il mio Paese ha 26 Stati – racconta la ballerina – che significa 26 distinte culture, molto differenti fra loro. Attraverso la scelta di ritmi, strumenti tipici, più di 800 costumi e megaschermi, abbiamo cercato di dare al pubblico una vera percezione delle varie culture presenti in India, una sorta di unità nelle diversità».Ma Bharati non riguarda solo l’India: tocca il cuore di qualunque essere umano che si trovi costretto dalle circostanze ad allontanarsi dalle proprie radici. È allo stesso tempo una celebrazione della vitalità dell’India e un invito a farsi coinvolgere dalle sue tradizioni, gustandole al meglio nella loro energia inimitabile. – I due protagonisti Bhavna Pani e Pietro Pignatelli