Mercoledì 12 e martedì 18 novembre due saggi delle allieve della scuola del Teatro Sociale. Mostra su Pirandello
Redazione
12/11/2008
Al ridotto “Luigi Pirandello”, nuovo spazio dedicato al teatro di parola e di ricerca all’interno del Teatro Sociale di Busto Arsizio, doppio appuntamento con la scuola di recitazione “Il metodo”. Mercoledì 12 novembre, alle 21, le allieve del secondo e del terzo anno del corso per attori professionisti inaugureranno con il saggio-spettacolo Studio sulla Genesi la rassegna “Eventi collaterali”, curata dall’associazione culturale Educarte per “BA Teatro-Stagione cittadina 2008-2009” (cartellone che riunisce, sotto l’egida e con il contributo economico del Comune di Busto Arsizio, le programmazioni di Palkettostage-International theatre productions e dei teatri Manzoni, San Giovanni Bosco e Sociale).
Sul palco, sotto la supervisione di Mario Piciollo, le diplomande Gaia Gadda, Emanuela Nadin, Rosy Idone e Federica Simone, con le allieve Melissa Blini, Noemi Soprano e Margherita Stilo. Queste ultime si cimenteranno in una serie di esercizi vocali su L’infinito di Leopardi, mentre le alunne dell’ultimo anno leggeranno l’inizio del Libro della Genesi e si metteranno alla prova con l’interpretazione di brani di Shakespeare, Gibran, Ungaretti e Palazzeschi.
Nell’occasione verrà inaugurata la mostra fotografica “Luigi Pirandello, la famiglia, gli amici, l’opera”, promossa dall’Istituto di storia dello spettacolo siciliano di Catania e curata da Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla, che ripercorre le tappe fondamentali dell’itinerario esistenziale e artistico del grande scrittore siciliano.
Martedì 18 novembre sarà invece la volta del saggio di recitazione Colombina è solo di Colombina, per la regia di Delia Cajelli: una riflessione sulla rappresentazione della figura femminile dall’antica Grecia ai giorni nostri. Aprirà la rappresentazione uno stralcio dell’Antigone di Sofocle, tragedia archetipo della “disobbedienza civile”.
Ampio spazio poi ai “monologhi al femminile” della Commedia dell’arte, fortunata stagione che segnò l’affermazione della donna sul palcoscenico in qualità di attrice e drammaturga, come documenta la figura leggendaria di Isabella Andreini, primadonna della compagnia dei Gelosi. A partire dal canovaccio cinquecentesco che dà il titolo allo spettacolo, verranno analizzate diverse figure femminili, tutte riunite sul palco in un’immaginaria prova a teatro: dalla giovane innamorata Beatrice alla servetta Corallina, dalla cantante lirica alla pettegola e “stuzzicante” Colombina, dall’attrice Teodora Medebach, musa ispiratrice di Carlo Goldoni, all’emancipata e intrigante Mirandolina, protagonista de La locandiera.
Toccherà poi a uno stralcio di Casa di bambola di Henrik Ibsen, dramma della fine dell’Ottocento, che offre, attraverso la delineazione del personaggio di Nora, un’analisi forte ed efficace della condizione della donna prima dell’affermarsi del movimento femminista. Si chiude con un omaggio a Luigi Pirandello, con una scena, sognante e fuori dal tempo, in cui prendono la parola alcuni dei suoi personaggi femminili più importanti: la contessa Ilse de I giganti della montagna, Mommina di Questa sera si recita a soggetto, la figliastra dei Sei personaggi in cerca d’autore e la femme fatale di Come tu mi vuoi.
Entrambi gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito.
Info: tel 0331.679000 – fax. 0331.637289 – info@teatrosociale.it – www.teatrosociale.it