Dal 23 settembre al 12 ottobre spettacoli all'Elfo, agli Arcimboldi, al Teatro I e al Frida


Redazione

19/09/2008

Dal 23 settembre al 12 ottobre al Teatro dell’Elfo, al Teatro degli Arcimboldi, al Teatro I e al Frida, a Milano, si svolgerà la ventiduesima edizione di MilanOltre, con teatro, musica, danza e altri spettacoli.

Il direttore artistico del Festival, Luca Scarlini, giunto al suo quinto mandato, ha selezionato otto appuntamenti, che, attraverso diversi linguaggi destinati alla scena e allo schermo, raccontano un mondo attraverso la musica.

Ad aprire MilanOltre 2008 è un progetto creato appositamente per il festival, Cantami o diva, in cui grandi interpreti della vocalità propongono la loro personale idea di una moderna forma di teatro musicale. Il 23 e il 24 settembre, al Teatro dell’Elfo, Antonella Ruggiero elabora una sua sinfonia; Monica Benvenuti recupera un’opera incantevole del dimenticato e grandissimo Gino Negri, Giorno di nozze, perfetto esempio del linguaggio disinibito e brillante del compositore lombardo, sempre sospeso tra cabaret e invenzioni contemporanee; Francesca Breschi canta in Anghelos, l’angelo della sconfitta, a partire da una suggestione di Heiner Müller.

Il 26 e il 27 settembre Fátima Miranda, compositrice per la voce, in bilico tra Oriente e Occidente, porta dalla Spagna al Teatro dell’Elfo una sequenza di suoni al limite dell’impossibile e NicoNote propone una sua personalissima Rhapsody, sequenza di alfabeti sognati, a partire da suggestioni letterarie diverse, in collaborazione con il compositore Mikael Plunian.

Torna a MilanOltre Hofesch Shechter, israeliano di nascita, ma da tempo inglese di adozione, che propone il doppio Uprising, che ha riscosso grande successo di critica e pubblico nella scorsa edizione, e In your rooms, ultima creazione acclamatissima alla Royal Festival Hall di Londra nell’autunno 2007, di cui firma anche le musiche. Una presentazione il 2 ottobre al Teatro degli Arcimboldi, che fornirà un’occasione importante per conoscere uno dei maggiori artisti della danza di oggi, in prima italiana.

Dal Belgio giunge poi al Teatro dell’Elfo il 4 e 5 ottobre Neruda. Quanti anni ha novembre?, un corpo a corpo con il mondo di Pablo Neruda (e in particolare il suo ultimo Il Libro delle domande), con le musiche del compositore e violoncellista fiammingo Jan Kuijken, tra presenze mute e realtà in cartoon.

Dallo stesso Paese arriva anche Merlin Spie, una tra le presenze più vivide nel mondo della performance art; nello spazio del Teatro I il 6 e il 7 ottobre propone La petite musette, casquée, visione del desiderio, che diviene percettibile nella manipolazione di una materia vischiosa, che ingloba quasi completamente l’interprete.

Il caffè Frida, non nuovo a stagioni di performance e a interazioni di teatro e cocktail, ospita il gruppo inglese rotozaza, che propone dal 3 al 10 ottobre uno spettacolo senza orpelli, anzi addirittura senza niente, visto che il pubblico stesso produrrà la rappresentazione ai tavoli del caffè, a gruppi di due, seguendo le istruzioni comunicate da una cuffia, e rappresentando in estrema sintesi temi da Casa di bambola.

Dal Québec giunge l’8, il 9 e il 10 ottobre al Teatro dell’Elfo Wajdi Mouawad, tra i maggiori drammaturghi di lingua francese oggi, che arriva per la prima volta con una sua pièce in produzione originale, Assoiffés, cronaca con musica di un’adolescenza sinistrata dal desiderio dell’impossibile, in uno spettacolo tesissimo per un pubblico di tutte le età.

Gran finale l’11 e il 12 ottobre al Teatro dell’Elfo con Sylvano Bussotti, tra i maggiori musicisti del secondo Novecento, che commenta, una sera al pianoforte e l’altra per tramite dei suoi fidati interpreti alle prese con un suo nuovo lavoro, il suo strepitoso documento d’epoca R a r a (film), da poco recuperato all’attenzione dal Festival GenderBender, in cui sfilano tutti i protagonisti della vita culturale alla fine degli anni Sessanta, da Laura Betti a Carlo Cecchi, da Franca Valeri al Living Theater.

Info: tel. 02.716791 – www.milanoltre.org

Ti potrebbero interessare anche: