Col suo ultimo spettacolo “Quattro maschi”, al Teatro “Gianlorenzo Brambilla” nella parrocchia di Santa Maria Assunta
Sabato 6 aprile, alle 21, al Teatro “Gianlorenzo Brambilla” nella parrocchia di Santa Maria Assunta in Turro, va in scena lo spettacolo Quattro maschi, sane risate sulla quotidianità di e con Michele Diegoli.
Si tratta di un monologo “a canovaccio” di circa un’ora e mezza, con una scenografia “ridotta” a un leggio… e all’attore/autore. Il resto lo fa il testo.
Ma chi è Michele Diegoli? Nessuno. Lo testimonia il fatto che sia stato lui a scrivere questa presentazione.
Lo ha chiesto a qualche amico: «Scusa, potresti scrivermi la presentazione per il mio cabaret?».
Ma la risposta è stata sempre: «Ma chi sei?».
Di questa “nessunaggine” Michele Diegoli ha fatto la sua opportunità: egli la racconta, ben sapendo che molti altri “nessuno” fanno una vita tranquilla e senza apparenti scossoni; ben sapendo che, tuttavia, ogni vita “normale” nasconde un’infinità di sfumature, anche ironiche, anche divertenti; ben sapendo, infine, che nessuno, nemmeno chi sta leggendo, è davvero nessuno.
Ecco quel che dice per presentare il suo spettacolo: «Ho una vita assolutamente normale. Ho quarantacinque anni, sono sposato, ho quattro figli, ho un lavoro che mi piace (sono insegnante), una casa, la bolletta del telefono da pagare. Sono “leggermente” sovrappeso. Racconto semplicemente questo. E vi assicuro che fa morire dal ridere».