In una produzione di Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione lo spettacolo tratto da un soggetto di Rainer Werner Fassbinder, con Raffaella Boscolo nel ruolo della protagonista e regia di Pasquale Marrazzo
Dal 4 al 21 aprile, al Teatro Sala Fontana (via Boltraffio 21, Milano), va in scena in prima nazionale Veronika Voss (titolo originale, Die Sehnsucht der Veronika Voss), una produzione di Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione con Raffaella Boscolo nel ruolo della protagonista.
Veronika Voss è il penultimo lavoro di Rainer Werner Fassbinder prima della sua scomparsa, in cui l’autore appare per l’ultima volta sul grande schermo nel 1982. Inserito nella sezione Prosa, lo spettacolo è un omaggio al grande attore, sceneggiatore, regista e drammaturgo, uno dei maggiori esponenti del Nuovo Cinema Tedesco degli anni Settanta-Ottanta, cantore dell’anarchia dell’anima e dell’oscurità del cuore umano. Liberamente ispirato a una storia vera, il film ha analogie con Viale del Tramonto di Billy Wilder. Girato in bianco e nero, è stato premiato con l’Orso d’oro al Festival di Berlino.
La protagonista, Veronika Voss, è un’ex diva del cinema sul viale del tramonto, che ha raggiunto il massimo splendore negli anni del nazismo e che vive nell’ossessione del suo passato e dalla sua celebrità. Una sera incontra Robert Krohn, un giovane giornalista sportivo e i due iniziano una storia d’amore, nonostante Robert viva già con la sua ragazza, Henriette. Veronika è una donna affascinante, ma Robert ben presto capisce di trovarsi di fronte una donna complicata, dal comportamento mutevole, a volte euforico, altre malinconico, che vive solo di ricordi e di sogni.
Nel tentativo di aiutarla, Robert scopre che la donna è praticamente prigioniera della sua neurologa, la dottoressa Katz, che la tiene segregata nella sua clinica privata. La dottoressa, subdolamente, sfrutta Veronika, approfittando della sua dipendenza dagli oppiacei. Per verificare i suoi sospetti, Robert convince Henriette ad andare dalla dottoressa Katz, fingendosi una ricca donna affetta da depressione. Quando la neurologa le rilascia una prescrizione a base di oppiacei, Henriette cerca di avvisare disperatamente Robert, ma una macchina la travolge, uccidendola. L’opera si conclude tragicamente con Veronika che, abbandonata il giorno di Pasqua, in preda a una crisi di astinenza, ingerisce una dose letale di tranquillanti. Dopo la morte di Veronika, Robert osserva impotente la dottoressa Katz e i suoi collaboratori brindare cinicamente alla sua morte.
Spettacolo inserito in “Invito a Teatro”. Info e prenotazioni: tel. 02.69015733