Il Festival di musica e cultura tradizionale e antica fa tappa a Premana e a Barzio
Sono a Premana e a Barzio i due prossimi appuntamenti di “Voces 2014”, Festival di musica e cultura tradizionale e antica, un’iniziativa che a concerti di alto livello associa la riscoperta del patrimonio materiale e immateriale della Lombardia. Entrambi sono ospitati in suggestive località della Valsassina, in provincia di Lecco.
Sabato 2 agosto ci si ritrova alle 8.45 a Premana presso il parcheggio della zona industriale di Giabbio: da lì si parte per un’escursione alle antiche miniere camminando in un incantevole contesto naturalistico. Le miniere si trovano a oltre 2000 m di altitudine, a monte della strada della Rezia valtellinese proveniente da Introbio. Il percorso si svolge su una strada ampia ed è di dislivello modesto, ma richiede circa 2 h 30’ di cammino e pertanto è raccomandato un abbigliamento da trekking o scarpe da ginnastica. Dopo una breve spiegazione storica, si può pranzare presso il rifugio Casera Vecchia al prezzo convenzionato di 20 euro da pagare direttamente al rifugio. La partecipazione è a offerta libera a favore del Museo Etnografico di Premana; richiede prenotazione obbligatoria a museo.premana@libero.it oppure resmusica@alice.it, o al 392 4671504.
Domenica 3 agosto l’appuntamento è a Barzio, dove gli antenati di Alessandro Manzoni si trasferirono Balla bergamasca nel XVI secolo. Nell’antico Palazzo Manzoni hanno ora sede il Municipio e la Biblioteca Comunale: qui ci si ritrova alle 17 per una visita condotta da Luigi Rosci al Fondo Alessandro Manzoni che conserva una collezione “manzoniana” di oltre 1300 volumi con edizioni rare e di pregio, stampe, autografi.
Alle 21.30, nel cortile di Palazzo Manzoni, va in scena Il salotto della Contessa Maffei, un suggestivo spettacolo che intreccia testi, musiche e immagini dell’Ottocento italiano. Gli attori Carla Chiarelli e Fabrizio Parenti, il soprano Sabina Macculi e il pianista Maurizio Carnelli fanno rivivere il più celebre dei salotti italiani dell’Ottocento: ha accolto tutti gli esponenti più rappresentativi della cultura e dell’arte partendo dai romantici degli anni Trenta e Quaranta per arrivare alla Scapigliatura e al Verismo. Ha inizio con Manzoni e Tommaso Grossi, finisce con Verga e Grazia Deledda, sullo sfondo di una Milano che impianta le prime industrie, la ferrovia, l’illuminazione a gas, e si appassiona alla musica e al teatro. Attraverso le memorie di alcuni frequentatori e suggestive immagini della Milano del tempo, il testo fra sfilare i personaggi davanti ai nostri occhi con le loro qualità e con i loro difetti, i loro tic, le loro piccole o grandi debolezze: il severo Verdi, un Balzac donnaiolo che alimenta i pettegolezzi milanesi, un Manzoni che alla cultura e memoria prodigiose unisce dubbi esistenziali e nevrosi assurde… Manzoni era intimo conoscente della contessa; grazie a questo rapporto privilegiato ebbe luogo il famoso colloquio dello scrittore con Giuseppe Verdi, incontro che è al centro dello spettacolo. Se all’inizio era principalmente artistico, il salotto assume in seguito un carattere marcatamente patriottico, partecipando alle principali iniziative rivoluzionarie degli anni Quaranta e Cinquanta; molti dei frequentatori sono in prima linea nella lotta delle Cinque Giornate. Ma gli anni passano e il tempo comincia a disgregare la società della contessa. A un Risorgimento vissuto inseguendo alti ideali subentra la coscienza di una realtà assai differente: l’Italia unita, per la quale si è combattuto, nella realtà non corrisponde a quella immaginata. Trapela amaro il disagio nei confronti di una società nella quale gl’interessi personali sembrano prevalere «sulla nobiltà del sentire e dell’operare» (Carlo Tenca). Un nuovo mondo si affaccia sul tramonto della generazione romantica.
La drammaturgia intreccia i testi con immagini d’epoca e veri e propri gioielli della musica italiana dell’Ottocento: pezzi per pianoforte e melodie vocali scelte fra le opere di Verdi, Donizetti, Bellini, Ponchielli, Braga e altri autori e generi che costituirono la colonna sonora del salotto ottocentesco. La partecipazione è a ingresso libero. Dalle 19 è possibile cenare al prezzo convenzionato di 18 euro presso l’Hotel Ristorante Esposito (via Francesca Manzoni 33, Barzio), prenotando allo 0341. 996200 entro sabato 2 agosto.
Gli eventi sono organizzati con il patrocinio di Regione Lombardia e Provincia di Lecco e con il contributo della Fondazione della Provincia di Lecco, della Banca della Valsassina-Credito Cooperativo e di Acel Service.
Info: tel. 0341.282156; cell 392 4671504; resmusica@alice.it; www.voces.artemusicfestival.it