Un migliaio di persone nella basilica di San Nicolò a Lecco hanno partecipato alla Messa in suffragio di Eluana che ha cessato di vivere ieri sera poco dopo le 20
Carlo ROSSI
Redazione
La Diocesi di Milano si è riunita ieri sera nella basilica di San Nicolò a Lecco per una funzione che avrebbe dovuto essere di preghiera per la vita di Eluana Englaro e che è diventata la prima messa di suffragio dopo la morte della donna, come ha detto il celebrante, vicario episcopale mons. Bruno Molinari.
Nella chiesa gremita da un migliaio di fedeli, a un centinaio di metri dalla clinica “Beato Luigi Talamoni” dove Eluana è rimasta in cura per 15 anni, si è tenuta una preghiera per la donna lecchese e per tutte le persone che soffrono a causa della malattia.
Durante l’omelia, mons. Molinari ha letto un messaggio scritto nel pomeriggio dal cardinale Dionigi Tettamanzi, che ha esortato a pregare perché ciascuno «a partire dalla propria coscienza morale e della legge che Dio vi ha impresso, comprenda, ascolti e agisca secondo le responsabilità che gli sono proprie. Sempre, ma in particolar modo in quest’ora in cui è necessario tutelare una delle realtà più grandi e sacre che Dio ci ha consegnato: la vita umana».
L’Arcivescovo anche in questa circostanza ha tenuto�a «rinnovare l’invito alla preghiera, che è quanto di più proprio e di più concreto il Vescovo deve chiedere al popolo affidatogli da Dio». La Diocesi di Milano si è riunita ieri sera nella basilica di San Nicolò a Lecco per una funzione che avrebbe dovuto essere di preghiera per la vita di Eluana Englaro e che è diventata la prima messa di suffragio dopo la morte della donna, come ha detto il celebrante, vicario episcopale mons. Bruno Molinari.Nella chiesa gremita da un migliaio di fedeli, a un centinaio di metri dalla clinica “Beato Luigi Talamoni” dove Eluana è rimasta in cura per 15 anni, si è tenuta una preghiera per la donna lecchese e per tutte le persone che soffrono a causa della malattia. Durante l’omelia, mons. Molinari ha letto un messaggio scritto nel pomeriggio dal cardinale Dionigi Tettamanzi, che ha esortato a pregare perché ciascuno «a partire dalla propria coscienza morale e della legge che Dio vi ha impresso, comprenda, ascolti e agisca secondo le responsabilità che gli sono proprie. Sempre, ma in particolar modo in quest’ora in cui è necessario tutelare una delle realtà più grandi e sacre che Dio ci ha consegnato: la vita umana». L’Arcivescovo anche in questa circostanza ha tenuto�a «rinnovare l’invito alla preghiera, che è quanto di più proprio e di più concreto il Vescovo deve chiedere al popolo affidatogli da Dio». – Lettera del Cardinale Tettamanzi letta durante l’omelia della Messa nella basilica di LeccoTettamanzi: «Spegnere la vita è uccidere la speranza»Suor Albina: «Eluana è parte anche della nostra famiglia»Lettera del Cardinale alle Misericordine di Lecco, dell’autunno scorsoNostri approfondimenti e interviste pubblicati negli ultimi mesi