Il ponte di solidarietà tra la Diocesi e l'isola caraibica era stato gettato già prima del terremoto, grazie alla presenza dei due sacerdoti "fidei donum" e alle iniziative promosse a Milano da amici e parenti a supporto della loro opera

di Filippo MAGNI
Redazione

Non solo a seguito del terremoto: da tempo gli amici di don Giuseppe Noli e don Mauro Brescianini sostengono i progetti di sviluppo in atto ad Haiti. L’attenzione sull’isola caraibica è alta in questi giorni, a seguito di un dramma le cui proporzioni non sono ancora definite. Ma c’è chi si occupa da tempo della realtà haitiana, grazie a contatti intensi con i due sacerdoti fidei donum ambrosiani presenti sull’isola.
Gli amici e i parenti hanno realizzato numerose raccolte fondi e soprattutto informato i milanesi sulle iniziative dei due missionari. In particolare un fascicolo, stampato in occasione del Natale e ora nuovamente diffuso data l’urgenza degli interventi, racconta la vita quotidiana e i bisogni delle comunità haitiane seguite dai due missionari.
Nell’isola, spiegano, «i sequestri, come gli omicidi, sono all’ordine del giorno. L’80% della popolazione vive al di sotto della soglia della povertà, più del 60% della popolazione è analfabeta; l’età media di un uomo è di circa 50 anni». In questo quadro, don Giuseppe e don Mauro hanno avviato numerosi progetti a Mare Rouge, località a 150 chilometri dalla capitale Port-au-Prince. Grazie alla collaborazione con l’Italia, i missionari «hanno costruito aule scolastiche, un dispensario medico e aule per la formazione e la catechesi dei giovani haitiani».
Il prossimo progetto prevede la realizzazione di un centro di attività professionali: «Meccanica, falegnameria e panetteria per ragazzi e giovani; è un incentivo per l’occupazione e lo sviluppo della gioventù del Paese, e per dare un po’ di speranza a chi ne ha bisogno». Sono allo studio opere di bonifica dell’acqua, sostituzione dei tetti di paglia delle case, formazione per i giovani, potenziamento delle adozioni a distanza.
Info: anto.brescia@libero.it – elbonetti@inwind.it Non solo a seguito del terremoto: da tempo gli amici di don Giuseppe Noli e don Mauro Brescianini sostengono i progetti di sviluppo in atto ad Haiti. L’attenzione sull’isola caraibica è alta in questi giorni, a seguito di un dramma le cui proporzioni non sono ancora definite. Ma c’è chi si occupa da tempo della realtà haitiana, grazie a contatti intensi con i due sacerdoti fidei donum ambrosiani presenti sull’isola.Gli amici e i parenti hanno realizzato numerose raccolte fondi e soprattutto informato i milanesi sulle iniziative dei due missionari. In particolare un fascicolo, stampato in occasione del Natale e ora nuovamente diffuso data l’urgenza degli interventi, racconta la vita quotidiana e i bisogni delle comunità haitiane seguite dai due missionari.Nell’isola, spiegano, «i sequestri, come gli omicidi, sono all’ordine del giorno. L’80% della popolazione vive al di sotto della soglia della povertà, più del 60% della popolazione è analfabeta; l’età media di un uomo è di circa 50 anni». In questo quadro, don Giuseppe e don Mauro hanno avviato numerosi progetti a Mare Rouge, località a 150 chilometri dalla capitale Port-au-Prince. Grazie alla collaborazione con l’Italia, i missionari «hanno costruito aule scolastiche, un dispensario medico e aule per la formazione e la catechesi dei giovani haitiani».Il prossimo progetto prevede la realizzazione di un centro di attività professionali: «Meccanica, falegnameria e panetteria per ragazzi e giovani; è un incentivo per l’occupazione e lo sviluppo della gioventù del Paese, e per dare un po’ di speranza a chi ne ha bisogno». Sono allo studio opere di bonifica dell’acqua, sostituzione dei tetti di paglia delle case, formazione per i giovani, potenziamento delle adozioni a distanza.Info: anto.brescia@libero.it – elbonetti@inwind.it – – “Dona un sorriso” ai bambini

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