Sgomento nel Lecchese per l’omicidio di padre Tentorio. Monsignor Molinari: «Un altro martire della fede». Monsignor Cecchin: «Un dolore vano, se non ci fosse la speranza». L’ex prevosto monsignor Busti: «Vedeva negli altri dei fratelli»
di Marcello VILLANI
Nel Lecchese padre Fausto Tentorio ha lasciato tanti amici, tanti sacerdoti e tanti laici che non riescono a capacitarsi di quanto accaduto. Lo sgomento è superiore anche all’affetto e alla stima che provano per lui.
Il vescovo di Mantova, monsignor Roberto Busti, già prevosto di Lecco e presidente del Laboratorio Missionario del capoluogo manzoniano (che dava i suoi proventi anche a padre Tentorio per i suoi ragazzi), non ha dubbi: «Porto al collo ancora il crocifisso in bambù donatomi da padre Favali del quale l’anno scorso abbiamo celebrato il 25° della morte. Per questo il mio sconvolgimento nell’apprendere questa notizia è doppio. Padre Tentorio era un altro missionario del Pime a cui ero legato da affetto e amicizia. Rimango esterrefatto per quanto avvenuto. D’altra parte capisco che queste persone sono sempre in prima linea e, dunque, queste cose possono succedere a chi corre gravi rischi come loro. Essere cristiani in questi tempi, essere persone, cioè, che predicano pace e concordia, non trova rispetto e risposta».
Monsignor Busti è stato due volte in Papua Nuova Guinea, terra del martirio del Beato Mazzucconi (anch’egli lecchese), in sostegno a monsignor Cesare Bonivento. Mai però è stato nelle Filippine. «Conobbi padre Tentorio a Lecco e mi trasmise la sua voglia di andare via; lui questa vita l’aveva presa come sacrificio, per rispetto ai confratelli anziani della casa del Pime di Lecco, ma anche con grande serenità. Era davvero una persona serena di carattere, che vedeva negli altri dei fratelli».
Il prevosto di Lecco, monsignor Franco Cecchin, presidente del Laboratorio Missionario, ricorda che proprio domenica prossima sarà celebrata la Giornata missionaria mondiale: «Vorremmo mettere a tema della messa delle 18 il mandato missionario. Partecipiamo a questo dolore che, però, sarebbe vano se non fosse anche carico di speranza: è un dolore espressione della vicinanza del Laboratorio Missionario e di tutta la realtà di Lecco attenta alle missioni. Un suo figlio ha mostrato ancora una volta il coraggio di testimoniare l’evangelo col proprio sangue, imitando il Beato Mazzucconi».
Monsignor Bruno Molinari, vicario episcopale della III Zona pastorale, è davvero affranto: «Sono sorpreso, sgomento davanti a questo ennesimo martire della fede, della missione. È l’ennesimo episodio che ci dimostra come il grande libro della missione che stiamo leggendo nella liturgia ambrosiana, in questo mese di ottobre, sia sempre aperto. Mi viene in mente quello che Giovanni Paolo II ha evocato durante il Giubileo del 2000 con l’indimenticabile veglia al Colosseo: i martiri li abbiamo anche oggi». Monsignor Molinari riflette: «Questa mattina ho celebrato messa per il movimento della Terza Età e una signora mi ha detto che ha seguito molto la sua attività per le adozioni a distanza. Era conosciuto anche per questo».
A Santa Maria Hoé padre Benjiamin Masumu, vicario della Comunità pastorale di Sant’Antonio Abate, è stato il primo a dare la notizia ai parenti: «Assieme ai padri del Pime sono andato a casa loro alle 5 del mattino per dare la notizia prima che arrivasse dai media. Il fratello Felice, con la moglie Giuliana, e la sorella Mariella, con il marito Giancarlo, erano distrutti. Così i due nipoti di padre Fausto. È una cosa terribile. Mi ha fatto veramente male portare una notizia del generei, io che ho conosciuto padre Fausto l’anno scorso, proprio quando era tornato a casa a salutare i familiari. Avere la forza di annunciare questa tragedia non è stato facile. Tanto meno per i padri del Pime, che hanno dovuto spiegare cosa è avvenuto».
Già stasera ci sarà una veglia per padre Fausto, presieduta da monsignor Molinari: «Sarà alle 20.30, per consentire la massima partecipazione possibile. Dopo il rosario ci sarà l’“Incontro con padre Fausto”; ovvero un momento composto dalle sue interviste e da qualche video in cui lui parla. Poi celebreremo la messa in suo suffragio».