Sabato 23 maggio, vigilia della Giornata mondiale della comunicazione,�il Cardinale�ha visitato e benedetto la nuova sede cittadina dell'Ansa. A dirigenti e giornalisti ha raccomandato di cercare spiragli di speranza anche nelle vicende più difficili


Redazione

Il giornalismo come apertura al mondo, come capacità di raccontare la realtà e vedere gli spiragli di speranza anche nelle vicende più difficili: è questo il messaggio che il cardinale Dionigi Tettamanzi ha voluto portare, sabato 23 maggio, nella sua visita alla nuova sede milanese dell’Agenzia Ansa.
Ad accogliere l’Arcivescovo nel palazzo di via Lepetit c’erano il presidente dell’Ansa Giulio Anselmi, il direttore Giampiero Gramaglia e il capo della sede Gabriele Tacchini. Anselmi, indirizzandosi all’Arcivescovo, ne ha sottolineato la capacità di apertura, che è una caratteristica importante – ha rilevato – anche per l’Agenzia.
In modo affettuoso il Cardinale ha salutato tutto il personale dell’Ansa presente, giornalisti e poligrafici, ricordando che anche lui da giovane aveva ottenuto la tessera di giornalista. Tettamanzi ha pronunciato una breve esortazione e una benedizione, durante la quale è stata letta una parte del decreto sugli strumenti di comunicazione sociale del Concilio Vaticano II Inter mirifica, che sottolinea come il diritto all’informazione tempestiva e completa «è inerente alla società umana».
L’invito dell’Arcivescovo all’Ansa è stato quello di portare «la luce», di trovare e di comunicare la speranza che c’è in ogni notizia. Il giornalismo come apertura al mondo, come capacità di raccontare la realtà e vedere gli spiragli di speranza anche nelle vicende più difficili: è questo il messaggio che il cardinale Dionigi Tettamanzi ha voluto portare, sabato 23 maggio, nella sua visita alla nuova sede milanese dell’Agenzia Ansa.Ad accogliere l’Arcivescovo nel palazzo di via Lepetit c’erano il presidente dell’Ansa Giulio Anselmi, il direttore Giampiero Gramaglia e il capo della sede Gabriele Tacchini. Anselmi, indirizzandosi all’Arcivescovo, ne ha sottolineato la capacità di apertura, che è una caratteristica importante – ha rilevato – anche per l’Agenzia.In modo affettuoso il Cardinale ha salutato tutto il personale dell’Ansa presente, giornalisti e poligrafici, ricordando che anche lui da giovane aveva ottenuto la tessera di giornalista. Tettamanzi ha pronunciato una breve esortazione e una benedizione, durante la quale è stata letta una parte del decreto sugli strumenti di comunicazione sociale del Concilio Vaticano II Inter mirifica, che sottolinea come il diritto all’informazione tempestiva e completa «è inerente alla società umana».L’invito dell’Arcivescovo all’Ansa è stato quello di portare «la luce», di trovare e di comunicare la speranza che c’è in ogni notizia. –

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