Redazione
L’appuntamento di sabato 15 novembre a Milano ha concluso, in modo egregio, il percorso formativo che ha rilanciato il ruolo della comunicazione in parrocchia e, soprattutto, ha dato nuovo slancio ed entusiasmo a chi, come me, opera nella propria comunità in questo ambito.
Sono tornata a casa davvero felice per quanto di bello avevo appreso e ricca di una consapevolezza nuova rispetto alla mia «vocazione» di operatrice della comunicazione, scelta e chiamata ad un compito, sì difficile e faticoso, ma estremamente affascinante. Allora, ancora una volta, il sacrificio di aver dedicato un po’ del mio tempo e delle mie energie per approfondire le conoscenze e contribuire un po’ di più alla missione che mi è chiesta, non sono stati vani. Dico ancora una volta perché il lavoro che la Commissione comunicazione sociale della parrocchia, di cui faccio parte, porta avanti, richiede disponibilità e fatica: realizzare il bollettino, mantenere aggiornato il sito parrocchiale, diffondere ogni domenica la stampa cattolica, allestire piccole mostre culturali, partecipare ai corsi formativi proposti dalla diocesi (e non solo… vedi corso Anicec e Convegno di Bibione) e conciliare tali impegni con quelli familiari e professionali non è sempre facile. Ogni volta, però, ci accorgiamo che tutto questo contribuisce ad arricchire innanzitutto noi stessi e poi (speriamo!) anche un po’ gli altri.
Perciò oggi ci metteremo di nuovo in gioco e saremo sul piazzale della nostra chiesa a diffondere, con una vendita straordinaria, «Avvenire»; prestando le nostre facce per promuovere una comunicazione che fa della verità e della dignità della persona il suo stile quotidiano. E lo facciamo perché lo riteniamo importante. Per noi e per gli altri.
Monica Olati
Parrocchia Ss. Nazaro e Celso, Bareggio