Una programmazione speciale articolata durante tutta la giornata per la Festa del Primo maggio

di Riccardo BENOTTI

lavoro

«Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore e di mandare ad effetto le altre risoluzioni del Congresso di Parigi». A lanciare l’idea, il 20 luglio 1889 a Parigi, è il congresso della Seconda Internazionale riunito nella capitale francese. Nasce così la Festa del lavoro. «Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire» era stato il motto coniato in Australia nel 1855: a farlo proprio ci avrebbe pensato il movimento sindacale, aprendo la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e affermare la propria autonomia e indipendenza. La scelta della data è simbolica. Il 1° maggio 1886, infatti, in 12 mila fabbriche degli Stati Uniti oltre 400mila lavoratori avevano incrociato le braccia. A Chicago una imponente manifestazione operaia era stata repressa nel sangue.

In occasione della Festa del Primo maggio, Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre, 18 di TvSat, 140 di Sky, in streaming su www.tv2000.it) dedica i principali programmi della mattina e del pomeriggio al tema del lavoro. La prima parte di Bel tempo si spera (ore 7.30-8.30) sarà caratterizzata da un’intervista con monsignor Fabio Longoni, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, per raccontare il percorso della Chiesa sulla questione del lavoro: dall’istituzione della festa liturgica di san Giuseppe il 1° maggio 1955 voluta da Pio XII, alle riflessioni di Papa Francesco sulla dignità dell’uomo e il lavoro. La seconda parte del programma (ore 9-10), invece, seguirà l’inaugurazione dell’Esposizione universale con collegamenti in diretta da Milano. Sarà proposto, inoltre, un percorso culinario tra le eccellenze gastronomiche italiane: un viaggio tra i “sapori e i saperi” che formano il bagaglio culturale del nostro Paese.

Nel pomeriggio è in programma una puntata speciale di “Siamo Noi”, in onda alle 15.30, dedicata al lavoro e all’Expo. In collegamento ci saranno i lavoratori dello stabilimento Whirlpool-Indesit di Carinaro, in provincia di Caserta, al centro del piano di ristrutturazione dell’azienda americana che ne ha annunciato la chiusura. A Milano, invece, durante l’apertura dei cancelli di Expo, Siamo Noi si collegherà con volontari e animatori del Padiglione della Santa Sede, dell’edicola Caritas e della Cascina Triulza. Alla sera, infine, verrà trasmesso il film Popieluszko di Rafal Wieczynski. Un breve prologo nel 1953. Rapidi flash-back nel 1967-1968. Poi, a partire dal 1979, quando Karol Wojtyla da poco Giovanni Paolo II arriva per la prima volta a Varsavia, ecco gli ultimi anni di esistenza di padre Jerzy Popieluszko, 37 anni, considerato il cappellano di Solidarnosc, trovato morto nelle acque della Vistola il 30 ottobre 1984.

 

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