Ogni primo martedì del mese, dalle 17.30 alle 18.30, va in onda la trasmissione condotta dal rettore monsignor Di Tolve con alcuni studenti di Teologia, in dialogo con gli ascoltatori

di Ylenia SPINELLI

Di Tolve

Dopo alcune puntate sperimentali, dallo scorso dicembre, ogni primo martedì del mese, dalle 17.30 alle 18.30, su Radio Mater va in onda «La vita è vocazione», trasmissione condotta dal rettore del Seminario di Milano, monsignor Michele Di Tolve, con alcuni studenti di Teologia, che dialogano con gli ascoltatori. È possibile seguire la diretta o la differita dal sito del Seminario (www.seminario.milano.it) o di Radio Mater (www.radiomater.org).

Monsignor Di Tolve, come è nata l’idea?
Da due desideri. Il primo è quello dei seminaristi di comunicare il Vangelo e la bellezza della vita cristiana che si compie all’interno di una vocazione particolare, attraverso uno strumento come la radio. Il secondo desiderio è quello del Seminario di educare i seminaristi all’arte della comunicazione. Poi ciò che ci sta a cuore è aiutare tanti ragazzi e giovani a comprendere che la loro vita non può essere vissuta secondo il caso, come se ci fosse un destino già scritto, ma alla ricerca di quel progetto d’amore che Dio sogna per ciascuno. Questo è vero anche per i giovani che dicono di non credere, tanto che anche loro sono alla ricerca di un senso per la loro vita.

A chi è destinata la trasmissione?
Ad adolescenti, giovani e adulti che vogliono condividere un momento di formazione sulla vita come risposta alla chiamata del Signore e ascoltare, nelle testimonianze dei nostri seminaristi, come sia possibile vivere un’esistenza che cerca e compie la volontà del Signore.

Cosa aggiunge la partecipazione dei seminaristi?
Dice il valore prezioso della testimonianza dei nostri giovani, che possono spiegare dal vivo che cosa ha voluto significare per loro seguire il Signore Gesù, dentro la loro comunità cristiana e nelle scelte che hanno compiuto. Inoltre questi giovani possono raccontare come è avvenuto che, all’interno del loro percorso di fede, abbiano scoperto di voler vivere alla sequela di Gesù, secondo la vocazione presbiterale.

Come è strutturata la trasmissione?
In tre parti: la prima è gestita direttamente da me, che affronto il tema «La vita è vocazione». La seconda parte è composta dalle testimonianze di due seminaristi. La terza parte vede il coinvolgimento diretto degli ascoltatori, che telefonano facendo domande o proponendo riflessioni.

Se «La vita è vocazione», come dice il titolo, come si fa a scoprire la propria?
È fondamentale comprendere quali sono i segni che fanno capire che la vita è vissuta come risposta a una chiamata del Signore. Per questo vi invitiamo ad ascoltarci su Radio Mater. È certo che, all’interno di una vita cristiana che è in ascolto della parola del Signore, che si nutre del silenzio orante della preghiera, dell’adorazione e dell’Eucarestia, che si accorge e diventa sensibile ai bisogni della gente, è davvero bello e, a volte, semplice scoprire come il Signore sia capace di farsi sentire e di chiamarci per nome per la missione che Lui ha a cuore per la Chiesa e per l’umanità.

 

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