Una ricerca promossa dal Centro Servizi Acec Lombardia ha fotografato l'attività delle 400 strutture attive sul territorio regionale, che stanno per affrontare la sfida delle nuove tecnologie

Sala della comunità

Sono stati presentati a Milano i risultati del “censimento” che il Centro Servizi Acec Lombardia ha lanciato per fotografare l’attività delle 400 sale della comunità presenti sul territorio della Regione, 200 delle quali sono concentrate nella diocesi di Milano.

Struttura nata lo scorso anno per fornire servizi di consulenza, formazione e informazione alle sale della comunità lombarde, il Centro Servizi Acec ha sottoposto un questionario a 150 strutture e ha organizzato una serie di incontri. Il quadro che ne emerge è quello di una vera e propria “galassia di cultura” sul territorio, impegnata nei settori di cinema (è l’attività in cartellone per oltre due sale su tre), teatro (15% delle sale), eventi live ed incontri culturali (16% delle strutture).

Tra le sale che fanno attività cinematografica, sette su dieci offrono proiezioni durante i fine settimana, due su dieci organizzano rassegne cinematografiche, una su dieci organizza delle vere e proprie rassegne tematiche. Ma diverse sono le attività collaterali che propongono: incontri prima degli spettacoli (lo fa il 63% delle sale), conferenze con attori, autori e registi (71%), laboratori specifici per ragazzi e giovani (77%) o finalizzati alla catechesi (54%). Molto varie le proposte di chi porta in scena il teatro: si va dagli spettacoli comici (11%) a quelli di ispirazione cristiana (10%), dal musical (15%) al teatro dialettale (15%), dalla danza all’operetta, e poi teatro d’autore e di ricerca, spettacoli sia amatoriali sia professionali.

La ricerca evidenzia tuttavia che le sale della comunità affrontano oggi una forte crisi economica e di pubblico e si trovano di fronte anche un’altra svolta fondamentale del settore. Da gennaio 2014 le pellicole 35mm non esisteranno più, a vantaggio degli hard drive digitali, nuova frontiera tecnologica della proiezione sul grande schermo. Non solo un cambiamento tecnico, ma una vera rivoluzione di contenuti.

Tra le sale della comunità, oggi, solo una sala su tre di quelle che fanno proiezioni regolari tutti i fine settimana è già attrezzata con un proiettore digitale. È dunque necessario l’adeguamento tecnico, previsto per un buon numero di sale a partire da settembre. Le nuove tecnologie hanno molte potenzialità, come la possibilità di offrire la visione di eventi e opere live. Emerge quindi anche l’esigenza di rafforzare le competenze dei responsabili sull’uso di questo tipo di proiettore.

Ma sono anche altri i campi in cui sono sentiti come necessari una formazione e un aggiornamento per i responsabili delle sale: si va dalla programmazione delle attività, nella costruzione del cartellone e di cineforum e rassegne tematiche, alla comunicazione e promozione delle attività attraverso strumenti online, siti, social network e giornali locali; dalla conoscenza delle varie possibilità per ottenere contributi e finanziamenti necessari al lavoro delle sale al coinvolgimento di nuovi volontari e l’implementazione di personale qualificato; dalla costruzione di nuovi rapporti di rete con altri enti culturali del territorio e con partner commerciali all’aggiornamento sulla normativa che riguarda attività culturali, sicurezza sul lavoro, primo soccorso e norme antincendio.

La ricerca del Centro Servizi Acec Lombardia sarà anche punto di partenza per integrare ulteriormente l’attività di supporto alle sale che già ha permesso a un numero consistente di sale della comunità di accedere al finanziamento di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.

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