Tra le principali novità, il programma quotidiano del pomeriggio «Siamo noi» e il serale in diretta ogni mercoledì «Help». Collaborazioni con le tv del circuito Corallo e con i settimanali Fisc. Monsignor Galantino: «Una tv in uscita, viva e attiva, che provochi»

di Riccardo BENOTTI

Paolo Ruffini
Paolo Ruffini

«Oggi diamo inizio a un cantiere, a un viaggio. Siamo a un inizio carico di attese». È il «cantiere» l’immagine che il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, ha utilizzato per definire Tv2000, oggi a Milano alla presentazione del nuovo palinsesto. «Una novità – ha precisato – che deve avere la caratteristica di una svolta, per valorizzare al massimo tutto quello che abbiamo tra le mani e nel cuore».

Aprendo il suo intervento, Galantino ha chiesto provocatoriamente: «Perché un vescovo alla presentazione del palinsesto?». Rappresentando l’editore, ossia la Cei, la sua presenza, ha spiegato, è segno della «voglia di far parte di questo progetto», del «desiderio dell’editore di sentirsi parte di una realtà», che assieme alla Tv vede Avvenire, l’Agenzia Sir, Radio In Blu. «Non esiste solo la Chiesa in uscita, ma anche la Tv in uscita», ha aggiunto il segretario della Cei, chiedendo all’emittente di «stare sulla strada, vedere cosa c’è di bello e pure di problematico, farlo nostro e presentarlo nella maniera dovuta». L’obiettivo dev’essere «raccontare il mondo, girando le telecamere per vedere il mondo con gli occhi del Vangelo», il che «non significa fare una televisione bigotta». Tutt’altro. Galantino ha chiesto «una tv che provochi di più», che non sia «una nicchia comoda, ma residuale», «un orto chiuso per i credenti o, ancor più, per i praticanti». Al contrario, «dev’essere un luogo attivo, vivo, una tv di tutti e per tutti e non per pochi eletti», che sia «interessante anche per chi non crede e persino per chi ha sempre rifiutato di credere». Insomma, ha concluso, «una sorta di Giovanni Battista capace di stare sul territorio e dire la sua parola con passione».Niente corsa allo share e guerra di numeri.

Aprirsi al dialogo

La rivoluzione d’ottobre di Tv2000 si apre all’insegna della Chiesa in uscita. E lo fa con un palinsesto quasi completamente rinnovato. «Non avere come obiettivo le percentuali di ascolto non significa che non siano importanti – tiene a precisare Paolo Ruffini, direttore di rete -. Condividere, che è il significato di share, non è un disvalore, ma bisogna farlo su qualcosa in cui si crede. E questo è un cammino lento, con spazi televisivi ancora da colonizzare».

Il mandato affidato alla televisione della Cei è chiaro: utilizzare un linguaggio meno ecclesiale, aprirsi al dialogo con chi è più lontano dalla Chiesa, avvicinare i giovani e raccontare la speranza anche nella crisi. Un lavoro di squadra che traspare anche dalla complicità dei tre direttori: «Ci impegniamo perché Tv2000 sia un luogo bello in cui lavorare – spiega Ruffini -, dove tutti si sentano parte di un gruppo. La televisione non mente».

Nuova stagione

«Devo ancora studiare», aveva detto Ruffini dopo essere stato chiamato alla guida di Tv2000 nel maggio scorso. Sono passati quasi sei mesi, ma, evidenzia, «di studiare non si finisce mai. C’è grande bisogno di una televisione diversa, che trasmetta senso e non si ripieghi in se stessa. Tv2000 è un cantiere, non ci sarà mai un punto d’arrivo. Vogliamo fare una televisione che racconti il mondo con gli occhi di chi crede. E i nuovi programmi sono figli di questa visione. Un cantiere in movimento che parli un linguaggio contemporaneo, camminando nel solco tracciato dalla Evangelii Gaudium. Preghiera, impegno sociale, racconto e ascolto saranno i nostri riferimenti. Ma per farlo dobbiamo essere piantati nel mondo e nella storia».

Tra le principali novità del palinsesto, il programma quotidiano del pomeriggio Siamo noi e il serale in diretta ogni mercoledì Help: «Il miglior antidoto al talk show è il listen show. Se la parola nasce dall’ascolto – precisa Ruffini -, acquista senso. Altrimenti è solo chiacchiera».

Ideato da Alessandro Sortino, firmato da Dario Quarta e condotto da Gabriella Facondo e Massimiliano Niccoli, Siamo Noi proverà a fare della televisione «uno strumento di condivisione attraverso cui raccontare la vitalità di un’Italia che non si limita a denunciare i problemi, ma che si mette in gioco per trovare soluzioni». Storie vere, sofferte, raccolte nelle nostre città e periferie saranno invece al centro di Help, programma di Monica Mondo condotto da Arianna Ciampoli e Antonio Soviero: «Vogliamo rendere Tv2000 interessante anche per chi non è vicino alla Chiesa».

Per l’occasione lo studio televisivo è stato completamente rinnovato, con led-wall a parete che aprono enormi finestre verso l’esterno. «Dobbiamo rifuggire la tentazione di raccontare il cristianesimo come un mondo a parte. Il cristianesimo è piantato nel mondo, è un elemento vitale e non estraneo alla società. Per questa ragione – spiega Lorenzo Serra, direttore generale di Tv2000 -, stiamo riattivando tutta la rete del mondo cattolico, dai media all’universo del volontariato, delle parrocchie, dell’associazionismo che sono antenne vitali sul territorio».

Da qui nasce l’idea di rinsaldare la collaborazione con le tv del circuito Corallo e con i settimanali diocesani della Fisc. «È importante far conoscere, ascoltare, conoscere e ricercare – prosegue Serra -. Anche la tecnologia deve essere all’altezza per arrivare per esempio all’estero, dove il Papa è assai seguito». Ma fondamentale resta l’ambiente di lavoro e la garanzia delle regole: «Tra luglio e agosto abbiamo normalizzato diversi rapporti lavorativi che si trascinavano. Un passaggio doveroso per il rispetto delle persone».

Informazione

Nel palinsesto di Tv2000, programmi e news sono sempre stati intrecciati. Una peculiarità che, con alcuni cambiamenti, proseguirà anche nella nuova stagione: «Aver raccontato la vita della Chiesa da fuori mi aiuta, ora, a raccontarla meglio da dentro. Quella di confrontarmi con un pubblico anche di non credenti e con un linguaggio laico – spiega Lucio Brunelli, direttore delle testate giornalistiche – è un’eredità che porto con me. L’importanza di interloquire anche con chi conosce meno la Chiesa o nutre dei pregiudizi nei suoi confronti».

Lo spazio informativo di Tv2000 comincia al mattino con la rassegna stampa delle 6.30. Quindi l’allungamento del Tg delle 18.30 a mezz’ora e, dal 3 novembre, la nuova edizione delle 12 con servizi e interviste dall’Italia e dal mondo. Una novità del Tg2000 è Il Post, approfondimento quotidiano che segue l’edizione serale del notiziario con inchieste, reportage e testimonianze. E ancora l’informazione sportiva tutti i lunedì e sabato con Sport2000.

Cambiamenti anche sul fronte della conduzione, con nuovi volti femminili che arriveranno a breve. «I tempi sono cambiati e, da cattolici, non ci dobbiamo più sentire assediati: la Chiesa nel mondo, come dice Francesco, deve essere un ospedale da campo. Si sono ridotti i pregiudizi ideologici – prosegue Brunelli -, e per questo dobbiamo compiere uno sforzo ancora maggiore di intercettare le domande profonde nel cuore delle persone. Di tutte le persone».

Spazio importante è dedicato alle dirette degli eventi del Papa e alle sue riflessioni quotidiane ne Il diario di Papa Francesco. Per Brunelli, «la vera sfida è quella di raggiungere i non credenti, senza mancare di nessuna attenzione verso il nostro pubblico tradizionale». Anche attraverso un’attenzione maggiore ai social e al web: allo studio il nuovo sito internet dell’emittente e le app per rendere fruibile la visione dei programmi anche sui device mobili.

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