don Pietro Moioli

Il 29 dicembre è morto don Pietro Moioli.

Nato a Cernusco sul Naviglio (Mi) il 15/11/1931.

Ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 28/6/1956.

– Dal 1956 al 1958 Vicario parrocchiale a Solbiate Arno.

– Dal 1958 al 1982 Vicario parrocchiale a Milano – S. Giuseppe dei Morenti.

– Dal 1982 al 1992 Parroco a Bregazzana di Varese.

– Dal 1992 al 1998 Cappellano Rettore Legnano – Ospedale Civile.

– Dal 1998 al 2012 Cappellano Rettore Milano – Casa di Cura S. Rita e Residente con incarichi pastorali Milano – S. Luca Evangelista.

– Dal 2012 Residente a Giussano – Rsa “Residenza Amica”.

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli della Parrocchia Santi Filippo e Giacomo di Giussano

Carissimi,

partecipo con viva commozione al vostro cordoglio per la morte di don Pietro Moioli e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio e nel celebrare la nascita al Cielo di questo nostro fratello, che da poco più di un mese aveva festeggiato l’ottantacinquesimo anniversario della sua nascita al mondo.

Ordinato nel 1956, e dopo i primi incarichi come vicario a Solbiate Arno e nella parrocchia milanese di S. Giuseppe dei Morenti, don Pierino assunse la responsabilità della comunità di Bregazzana, in Varese. Uomo buono, dolce e mansueto, seppe farsi apprezzare per la sua cordiale disponibilità. Dall’esperienza con il movimento “Rinnovamento nello Spirito Santo” attinse la gioia di lodare il Signore in celebrazioni eucaristiche festose, ben animate, e di annunciare la Buona Notizia rimanendo saldamente radicato nella Parola di Dio. Nel 1992 divenne Cappellano Rettore dell’Ospedale di Legnano; poi, a partire dal 1998, fu chiamato a svolgere il medesimo incarico presso la Cappellania S. Rita in Milano, prodigandosi assiduamente e in ogni modo non solo per i malati affidati alle sue cure pastorali, ma anche per il personale sanitario all’opera in quelle strutture. Sollecitò ed ottenne che venisse costruita una cappella, per garantire loro un luogo in cui raccogliersi in preghiera. Residente e attivo presso la comunità di S. Luca Evangelista – dove si dedicava con grande attenzione al gruppo anziani e all’ascolto in confessionale –, don Pierino riuscì ottenere la collaborazione di numerosi parrocchiani nel far visita, come volontari, alle persone ricoverate. Anche dopo essersi ritirato a Giussano, voi stessi avete potuto vederlo mettersi fino all’ultimo a disposizione, con delicatezza e generosità, di chi aveva bisogno.

Con animo riconoscente per i tanti doni elargiti alla Chiesa attraverso questo nostro fratello in sessant’anni di ministero, affidiamolo dunque di cuore all’intercessione materna di Maria e all’abbraccio misericordioso del Padre.

Con affetto, invoco su voi e sui vostri cari la benedizione del Signore.

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