Guzzi

Ieri è morto don Pietro Mario Guzzi.

Nato a Pessano con Bornago (Mi) il 25/1/1917.

Ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 3/6/1944.

– Dal 1944 al 1947 Vicario parrocchiale a Pregnana.

– Dal 1947 al 1955 Vicario parrocchiale ad Arluno.

– Dal 1955 al 1995 Parroco a Robecchetto con Induno – S. Maria delle Grazie, poi residente con incarichi pastorali.

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli della parrocchia
S. Maria della Grazie di Robecchetto con Induno

Carissimi,

partecipo con viva commozione al vostro cordoglio per la morte di don Pietro Mario Guzzi e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio.

Il Signore ha chiamato a sé questo nostro fratello e noi rendiamo grazie per i tanti doni elargiti alla nostra Chiesa ambrosiana attraverso il suo lungo e fecondo ministero, nella speranza certa che egli ora vive nella stessa Luce del Risorto.

Ordinato nel 1944, don Pietro è riuscito a festeggiare e a superare ampiamente il significativo traguardo dei settant’anni di sacerdozio, la maggior parte dei quali condivisi con voi, qui, a Robecchetto con Induno. Dopo i primi incarichi come vicario a Pregnana e ad Arluno, nel 1955 egli assunse infatti la responsabilità di S. Maria delle Grazie e da allora – anche dopo aver rimesso il mandato per sopraggiunti limiti di età – restò sempre a servizio di questa comunità, prodigandosi inoltre per garantire la celebrazione eucaristica a S. Bernardo in Malvaglio, quando venne meno la presenza stabile di un presbitero presso quella parrocchia. Don Pietro è dunque ormai una figura storica per tutto il vostro paese: numerose generazioni hanno avuto modo di conoscerlo e di essere da lui accompagnate all’incontro con il Signore attraverso i Sacramenti. In particolare egli desiderava che fosse garantita la possibilità di una confessione frequente, ed era personalmente molto dedito all’accoglienza e all’ascolto della sua gente. Uomo dal carattere forte e deciso, diventò un punto di riferimento per la vostra comunità, soprattutto nel travaglio del passaggio dall’epoca agricola a quella industriale, riuscendo pure a realizzare opere importanti per il vostro vivere insieme, quali la costruzione del Centro giovanile e la sistemazione della chiesa.

Con sincera gratitudine, facciamo ora tesoro della sua testimonianza e dei suoi insegnamenti. Raccomandiamolo insieme all’intercessione materna di Maria – a cui lui tanto amava affidarsi attraverso la preghiera del Rosario – e all’abbraccio misericordioso del Padre, domandandogli di continuare a vegliare sul nostro cammino.

Con affetto, invoco su voi tutti, specialmente sulla nipote che con premurosa fedeltà ha assistito don Pietro, la benedizione del Signore.

 

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