Cassani

Ieri è morto mons. Giovanni Carlo Cassani.

Nato a Induno Olona (Va) l’8 settembre 1919.

Ordinato sacerdote a S. Tecla nel Duomo di Milano il 29 maggio 1943.

– Dal 1963 al 1995 Parroco a Figino Serenza (Co).

– Dal 1963 al 2016 Canonico onorario a Cantù.

– Dal 1995 al 2012 residente con incarichi pastorali – equiparato a Figino Serenza (Co).

– Dal 2012 al 2016 residente a Figino Serenza (Co).

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli
della parrocchia S. Michele di Figino Serenza

Carissimi,

partecipo con viva commozione al vostro cordoglio per la morte di mons. Giovanni Carlo Cassani e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio.

Questo momento di raccoglimento si fa ringraziamento affettuoso per il tanto bene donato alla nostra Chiesa ambrosiana in molti anni di ministero fecondo e appassionato. Don Giovanni venne ordinato nel 1943 e, dopo il primo incarico come vicario presso la parrocchia di Vighizzolo, assunse la responsabilità della vostra comunità, alla cui guida rimase per più di trent’anni. Molte generazioni di fedeli hanno potuto essere da lui accompagnate all’incontro con il Signore, spronate nel cammino di fede dalla sua generosa testimonianza di pastore e dall’efficacia della sua predicazione. Sempre aggiornato, preparato e competente, don Giovanni riusciva infatti a coniugare le esigenze della Parola di Dio con le sollecitazioni della vita concreta, esortando con insistenza la sua gente a formarsi anche culturalmente. Egli stesso, del resto, diede prova di un sapiente impegno nell’affrontare diverse tematiche, da quelle più prettamente teologiche a quelle riguardanti l’ambito socio-politico. Quando rimise il mandato, scelse di restare nella vostra parrocchia, dove ormai si sentiva a casa, circondato dall’affetto di tutti coloro che nel tempo avevano imparato a stimarlo e ad apprezzarlo. Fino a che le forze glielo consentirono continuò a mettersi a disposizione, accogliendo i molti sacerdoti che si rivolgevano a lui per celebrare il Sacramento della Riconciliazione.

Con animo riconoscente, in questo giorno di Giovedì Santo nel quale la Chiesa ci invita a fare memoria dell’Istituzione dell’Eucaristia e a pregare per tutti i presbiteri, affidiamo dunque insieme don Giovanni all’intercessione della Madonna di San Materno – di cui egli ebbe a cuore di ristrutturare il Santuario – e domandiamogli di vegliare sempre sul nostro cammino.

Con affetto, invoco su tutti voi la benedizione del Signore.

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