L'aumento in due anni è stato del 70 per cento: dai 2.610 colpi del 2004 ai 4.458 del 2006. Un dato significativo, che fa salire Milano al quarto posto nella classifica delle città italiane con più furti nelle case, con 336 colpi ogni 100 mila abitanti. Secondo Assoedilizia, si tratta comunque di un trend in diminuzione. I momenti peggiori per questo tipo di reato la città li ha passati tra la fine degli anni '80 e la metà dei '90. Poi i colpi si sono ridotti. Merito delle difese dei cittadini. Il 40,8 per cento delle famiglie ha una porta blindata, il 26,4 per cento ha il blocco alla finestre, il 21,4 le inferriate e il 16 per cento ha installato un allarme.

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Redazione Diocesi

L’aumento in due anni è stato del 70 per cento: dai 2.610 colpi del 2004 ai 4.458 del 2006. Un dato significativo, che fa salire Milano al quarto posto nella classifica delle città italiane con più furti nelle case, con 336 colpi ogni 100 mila abitanti. Secondo Assoedilizia, si tratta comunque di un trend in diminuzione. I momenti peggiori per questo tipo di reato la città li ha passati tra la fine degli anni ’80 e la metà dei ’90. Poi i colpi si sono ridotti. Merito delle difese dei cittadini. Il 40,8 per cento delle famiglie ha una porta blindata, il 26,4 per cento ha il blocco alla finestre, il 21,4 le inferriate e il 16 per cento ha installato un allarme.

di Cristina Conti

E’ allarme furti negli appartamenti milanesi. A lanciarlo è l’ultimo rapporto sulla criminalità in Italia diffuso dal ministero dell’Interno. L’aumento in due anni è stato del 70 per cento: dai 2.610 colpi del 2004 ai 4.458 del 2006. Un dato significativo, che fa salire Milano al quarto posto nella classifica delle città italiane con più furti nelle case, con 336 colpi ogni 100 mila abitanti. In testa c’è Bologna, con 516, seguono Torino con 395 e Bari con 340.

I ladri agiscono in gruppi isolati, al massimo due o tre persone. Sono soprattutto stranieri, rom e romeni, ma anche bulgari, particolarmente abili nella parte acrobatica. E per questo nel capoluogo lombardo e nelle regioni del Nord solo il 2,8 per cento dei furti vengono sventati o si concludono con un arresto.

Secondo Assoedilizia, si tratta comunque di un trend in diminuzione. I momenti peggiori per questo tipo di reato Milano li ha passati tra la fine degli anni ’80 e la metà dei ’90. Poi i colpi si sono ridotti. Merito delle difese dei cittadini. Il 40,8 per cento delle famiglie ha una porta blindata, il 26,4 per cento ha il blocco alla finestre, il 21,4 le inferriate e il 16 per cento ha installato un allarme.

Ci sono poi alcuni consigli che l’associazione mette a disposizione per dormire sonni più tranquilli. E’ utile fotografare tutti gli oggetti di valore custoditi in casa per rendere più facile le ricerche in caso di furto. Fare attenzione ai nascondigli: armadi, cassetti, vasi, quadri, letti e tappeti sono i primi posti esaminati dai ladri. Sono sempre consigliabili porte blindate con antifurto e spioncino e vetri antisfondamento, soprattutto ai piani bassi. Le grate anti-intrusione e con uno spazio tra le sbarre non superiore ai 12 centimetri.

La riproduzione delle chiavi deve essere affidata a persone di fiducia, evitando di riportare l’indirizzo. In caso di assenze brevi lasciare la luce accesa, oppure la radio o il televisore in funzione. Chiedere ai vicini di stare attenti ai rumori sospetti sul pianerottolo o nell’appartamento. Se al ritorno la porta è aperta o chiusa dall’interno chiamare subito i numeri di emergenza e non entrare. Per le lunghe assenze è, invece, importante mantenere il riserbo sulla data di partenza e far ritirare la posta da qualcuno.

Ma anche le istituzioni devono fare la loro parte. «E’ fondamentale il rispetto della legalità, anche in ambiti che all’apparenza sono lontani dalla criminalità vera e propria, altrimenti si alimenta un terreno favorevole alla malavita», spiega Achille Lineo Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia.

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