Ricerca della Camera di commercio: fino a 1.050 euro per un bilocale arredato, Londra raggiunge i 1.975, Parigi i 1.550, Ginevra i 1.437,8 e Berlino i 1.425. Tra le città del mondo, invece, il capoluogo lombardo arriva ben al 51esimo posto. Un buon risultato, anche se più alto di Roma.
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Redazione Diocesi
Londra raggiunge i 1.975, Parigi i 1.550, Ginevra i 1.437,8 e Berlino i 1.425. Tra le città del mondo, invece, il capoluogo lombardo arriva ben al 51esimo posto. Un buon risultato, anche se più alto di Roma. Nella nostra capitale, infatti, al 18esimo posto della classifica europea e al 68esimo in quella mondiale: qui, infatti, il costo dell’affitto si abbassa a 850 euro.
di Cristina Conti
L’affitto costa di più, ma Milano è la città meno cara d’Europa. Questo il risultato di una ricerca condotta dalla Camera di commercio. Si arriva a 1.050 euro per un bilocale arredato. Una cifra alta, ma che la colloca al decimo posto nella classifica delle città europee, in cui Londra raggiunge i 1.975, Parigi i 1.550, Ginevra i 1.437,8 e Berlino i 1.425.
Tra le città del mondo, invece, il capoluogo lombardo arriva ben al 51esimo posto. Un buon risultato, anche se più alto di Roma. Nella nostra capitale, infatti, al 18esimo posto della classifica europea e al 68esimo in quella mondiale: qui, infatti, il costo dell’affitto si abbassa a 850 euro.
«Gli affitti nel capoluogo lombardo rimangono alti perché la domanda è bassa, i prezzi sono così cari che chi deve risolvere il problema abitativo, appena può, fa un mutuo trentennale e acquista», spiega Antonio Pastore, presidente della Borsa Immobiliare. E poi ci sono gli studenti. A Milano sono ben 55 mila, un dato che lievitare enormemente i prezzi. «Vicino alle università i costi sono decisamente più alti e, soprattutto, tanti affittano a tanti», aggiunge Pastore.
Il valore degli affitti rimane costante, confermando il 3,1 per cento nel 2006, appena al di sopra dell’inflazione. Chi poi ha scelto l’affitto come forma di investimento, preferisce lasciare l’appartamento vuoto, piuttosto che ridimensionare le proprie pretese. A fare un balzo in avanti sono invece i prezzi del mattone. Il centro storico raggiunge il 7,5 per cento in più rispetto al secondo semestre del 2006. Ma la periferia non è da meno.
«Significativo il segno più della macroarea Barona-Santa Rita, che sale al 16 per cento e il 2,9 per cento delle quotazioni della zona Forlanini per effetto del nuovo insediamento Santa Giulia», aggiunge Fabiana Megliola, dell’Ufficio Studi Tecnocasa.
Prezzi sempre più alti anche in corso Garibaldi, dove si possono raggiungere ormai anche i 9-10 mila euro al metro quadro e in via Larga, dove si spendono in media 7 mila euro al metro quadro. Ma il vero problema di Milano è un altro. «Quello che da noi continua a mancare è l’offerta di affitto temporaneo, praticamente inesistente per lavoratori e ricercatori che si fermano in città per poco tempo o che hanno contratti a tempo determinato», conclude Pastore.