Iniziativa delle Mamme antismog su un dossier dell'Asl mai pubblicato. La scoperta del dossier è avvenuta nel 2005. Il servizio epidemiologico aveva rilevato dati allarmanti a proposito dei danni dell'inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini. Dopo un acceso scambio di lettere tra febbraio e aprile dello scorso anno, l'Azienda sanitaria ha negato definitivamente al Mam di poter leggere il rapporto. «Questa decisione è illegittima, perché lo studio è basato sui dati dell'inquinamento cittadino comunicati dall'Arpa: sono informazioni sull'ambiente che i cittadini hanno il diritto di conoscere», sostengono le Mamme. Con il ricorso il Mam ha chiesto allora al Tar di ordinare all'azienda sanitaria il rilascio o almeno l'esibizione della relazione.

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Redazione Diocesi

La scoperta del dossier è avvenuta nel 2005. Il servizio epidemiologico aveva rilevato dati allarmanti a proposito dei danni dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini. Dopo un acceso scambio di lettere tra febbraio e aprile dello scorso anno, l’Azienda sanitaria ha negato definitivamente al Mam di poter leggere il rapporto. «Questa decisione è illegittima, perché lo studio è basato sui dati dell’inquinamento cittadino comunicati dall’Arpa: sono informazioni sull’ambiente che i cittadini hanno il diritto di conoscere», sostengono le Mamme. Con il ricorso il Mam ha chiesto allora al Tar di ordinare all’azienda sanitaria il rilascio o almeno l’esibizione della relazione.

di Cristina Conti

Inquinamento alle stelle anche d’estate, quando le caldaie sono spente. Aria piena di polveri sottili e veleni, gravemente dannosi per la salute. Questo il contenuto, supportato da dati scientifici, di un dossier dell’Asl, mai pubblicato nonostante «le promesse del direttore generale dell’Azienda sanitaria» di una rapida pubblicazione fatte al gruppo delle Mamme antismog di Milano (Mam).

Così l’associazione è passata alla controffensiva e ha depositato al Tar un ricorso di ben 12 pagine contro l’Asl per aver negato l’accesso agli atti. Intanto dall’azienda sanitaria locale non è arrivata nessuna risposta.

L’associazione è sorta nel 2001 per far fronte all’emergenza inquinamento. A essa appartengono circa 900 mamme, regolarmente iscritte, preoccupate degli effetti negativi dello smog sulla salute dei loro figli, ancora piccoli. Ma sono tanti anche i cittadini sensibili alle conseguenze delle polveri sottili, che militano nel Mam.

Basta pensare agli asmatici, a chi ha malattie cardiovascolari e a tutte le persone che soffrono di allergie stagionali: problemi che peggiorano, e spesso diventano cronici, proprio a causa del troppo traffico.

La scoperta del dossier è avvenuta nel 2005. Il servizio epidemiologico aveva rilevato dati allarmanti a proposito dei danni dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini. Dopo un acceso scambio di lettere tra febbraio e aprile dello scorso anno, l’Azienda sanitaria del capoluogo lombardo ha negato definitivamente al Mam di poter leggere il rapporto.

«Questa decisione è illegittima, perché lo studio è basato sui dati dell’inquinamento cittadino comunicati dall’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa): sono informazioni sull’ambiente che i cittadini hanno il diritto di conoscere» , sostengono le Mamme antismog. Con il ricorso il Mam ha chiesto allora al Tar di ordinare all’azienda sanitaria il rilascio o almeno l’esibizione della relazione.

Una cosa rimane comunque certa. La mancata pubblicazione del dossier e i ripetuti silenzi della Asl alimentano dubbi, creano sospetti e, soprattutto, fanno paura. Chissà cosa è contenuto in quelle pagine da non poter essere rivelato? E poi se c’è qualcosa di davvero grave perché le istituzioni, a livello comunale e regionale, non fanno qualcosa per limitare i danni?

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