Prendendo spunto da una riflessione sull'Esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum caritatis di Benedetto XVI, viene proposta una scansione per aiutare a rileggere alcuni ambiti della vita quotidiana a partire dall'Eucaristia
Alcuni punti fondamentali di questo importante appuntamento per la Chiesa italiana.
IL TEMA: EUCARISTIA PER LA VITA QUOTIDIANA
La scelta è stata effettuata a partire da una riflessione sull’Esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum caritatis, nella quale Sua Santità Benedetto XVI avverte la necessità di insistere sull’efficacia dell’Eucaristia per la vita quotidiana: “In quanto coinvolge la realtà umana del credente nella sua concretezza quotidiana, l’Eucaristia rende possibile, giorno dopo giorno, la progressiva trasfigurazione dell’uomo chiamato per grazia ad essere ad immagine del Figlio di Dio (cfr Rm 8,29s). Non c’è nulla di autenticamente umano – pensieri ed affetti, parole ed opere – che non trovi nel sacramento dell’Eucaristia la forma adeguata per essere vissuto in pienezza.” (n. 71). Di conseguenza il Papa fa proprio il proposito dei Padri sinodali: “I fedeli cristiani hanno bisogno di una più profonda comprensione delle relazioni tra l’Eucaristia e la vita quotidiana.” (n 77). Da queste affermazioni è scaturito il tema della settimana celebrativa del Congresso che proporrà una scansione per aiutare a rileggere, a partire dall’Eucaristia, alcuni ambiti di vita quotidiana. Per rintracciare questi ambiti è sembrata ovvia l’esigenza di non dimenticare il Congresso ecclesiale di Verona del 2006, che già aveva identificato alcuni ambiti di vita dove il cristiano è chiamato a testimoniare il Signore e il suo Vangelo, proprio perché in queste particolari situazioni di vita si sperimenta una “distanza culturale” tra la fede cristiana e la mentalità contemporanea: affettività, fragilità, lavoro e festa, tradizione, cittadinanza. Nell’impostazione della riflessione il Comitato sottolinea innanzitutto che “vita quotidiana” non significa “vita banale”, bensì la vita nella sua concretezza e profondità, che deve essere rispettata e amata; in secondo luogo afferma nuovamente la scelta della Chiesa Italiana di coltivare la caratteristica “popolare” del cristianesimo in Italia, dove “popolarità” non significa scelta di basso profilo ma scelta di fede che si fa presente sul territorio al fine di rianimare la vita quotidiana delle persone, di essere attenta alla vita della città, pronta a orientare le forme culturali della coscienza civile. E’ importante, inoltre, rilevare come il Congresso Eucaristico, pur nella sua specificità, si configuri come un evento ecclesiale strettamente inserito nel cammino della Chiesa italiana. Il contesto del dopo convegno di Verona dovrà aiutare “i testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo” a ripensare cosa significhi Gesù Parola e Pane di vita nell’azione pastorale tutt’ora articolata nei tria munera: annuncio, celebrazione, comunione/carità. Tale articolazione, efficace per documentare la missione ecclesiale a partire dai doni dall’alto, non sembra però ben evidenziare una pastorale missionaria della Chiesa attenta ai destinatari nei diversi contesti di vita e quindi protesa a dare forma cristiana alla vita quotidiana. L’intento non è quello di sostituire uno schema antropologico ad uno ecclesiologico, bensì quello di rendere più efficace il compito di pensare una pastorale per l’uomo e con l’uomo dentro la trama delle relazioni quotidiane. Un importante segno in questo
senso viene dal Documento preparatorio della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani tenutasi a Reggio Calabria dal 14 al 18 ottobre u.s., che, nel cap. V su “Eucaristia e città”, lega strettamente questo evento con il Congresso Eucaristico affermando che i due appuntamenti ecclesiali “si richiamano l’un l’altro e insieme riprendono concretamente il Congresso Ecclesiale di Verona, nel riferimento agli ambiti di vita proposti come luoghi in cui portare la speranza che viene dal Signore risorto e dall’incontro con lui nella celebrazione eucaristica domenicale”.
L’ICONA: “SIGNORE DA CHI ANDREMO?” – IL CAPITOLO VI DI GIOVANNI
L’icona biblica prescelta, tratta dal capitolo 6 del Vangelo di Giovanni, costituisce un autentico faro in grado d’illuminare il cammino di fede personale e di guidarlo all’incontro con il Signore fino ad una piena appropriazione dell’Eucarestia. Questa multiforme ricchezza del Mistero eucaristico è stata sottolineata da Benedetto XVI nella sua esortazione apostolica Sacramentum Caritatis, là dove il Papa introduce le tre parti del documento proprio con riferimenti al medesimo testo giovanneo. “Signore da chi andremo?” è la domanda che l’apostolo Pietro rivolge a Gesù a conclusione del discorso sul pane di vita; è anche la domanda che dopo 2000 anni ritorna come questione centrale della vita del cristiano oggi, che, di fronte alle mille sollecitazioni, ha bisogno di riscoprire in Gesù di Nazareth l’unica via da percorrere, l’unico pane che sfama il desiderio di dare uno stile e un
orientamento alla propria vita, l’unico pane che da la forza di testimoniare quanto sia bello essere cristiani.
LA DIMENSIONE ECCLESIALE E TERRITORIALE DEL CONGRESSO
Una novità di questo Congresso Eucaristico è costituita è la distribuzione delle sedi celebrative; infatti, verranno coinvolte tutte le Diocesi della Metropolia di Ancona: Ancona-Osimo, Fabriano, Jesi, Loreto, Senigallia, nelle quali verranno distribuite le diverse tematiche e le varie giornate celebrative. L’intento è quello innanzitutto ecclesiale di coinvolgere il popolo di Dio e le chiese locali dell’intera Metropolia; poi quello di coinvolgere ulteriormente la vita quotidiana facendo sì che le varie tematiche siano trattate o celebrate laddove sono particolarmente vissute o sentite: ad esempio a Loreto si celebrerà la giornata dedicata ai malati; a Fabriano la giornata dedicata al lavoro, ecc.
LA STRUTTURA DELLA SETTIMANA CONGRESSUALE
La progettazione della struttura della settimana congressuale è ancora in corso, ma a grandi linee si può anticipare che ogni giorno sarà dedicato all’approfondimento di ognuno degli ambiti di Verona nei quali incarnare nel quotidiano il mistero eucaristico. Poi ci sarà la conclusione sabato 10 settembre con la grande veglia eucaristica e domenica 11 settembre con la solenne S.Messa, avvenimenti ai quali forse sarà presente il Santo Padre. La partecipazione sarà quindi possibile per tutta la settimana, oppure alla singola giornata alla quale si può essere interessati per via del tema particolare, oppure alle celebrazioni conclusive con il Papa. Appena possibile l’ufficio diocesano della pastorale turistica darà le opportune informazioni
per favorire la partecipazione delle Parrocchie, delle aggregazioni laicali o dei gruppi ecclesiali interessati all’evento.
INFORMAZIONI
Sono disponibili sul sito nazionale predisposto per l’occasione: www.congressoeucaristico.it. A livello diocesano, appena possibile, inseriremo nel portale www.chiesadimilano.it alcune informazioni e indicazioni per organizzare la preghiera e la preparazione al Congresso nelle Parrocchie