Oltre 60 giovani si sono incontrati alla Casa dell’Amicizia della Comunità di Sant’Egidio per una città più umana e solidale
Nel pomeriggio di domenica 7 ottobre oltre 60 giovani cristiani, ebrei, musulmani e buddisti si sono incontrati a Faith&theCity presso la “Casa dell’Amicizia” di via Olivetani, sede della Comunità di Sant’Egidio, che ha organizzato l’iniziativa.
È l’inizio di un percorso comune che nasce da amicizie interreligiose di lungo periodo e che, con gli occhi dei giovani delle diverse fedi, vuole guardare alle domande della città. In un clima segnato dall’antipatia, dalla divisione e dall’ostilità verso i diversi, la proposta è quella di ascoltare gli altri, interrogandosi insieme sulle sfide del tempo presente e del futuro, costruendo ponti e non muri.
Dopo un momento plenario, i ragazzi si sono confrontati in tre panel paralleli. Questi i temi: “Vivere insieme al tempo dei muri”, “Guardare la città con gli occhi della fede”, “Amici dei poveri nella città”.
Diverse le associazioni rappresentate, dai Giovani Musulmani d’Italia alla Comunità Ebraica di Milano, da rappresentanti delle diverse Chiese cristiane (metodisti, luterani, copti) ai buddisti srilankesi, dall’Associazione Culturale Alba all’Associazione Al Ajal. «Della costruzione di ponti – hanno detto i giovani delle diverse fedi – si sente un assoluto bisogno perché, ne siamo convinti, non le contrapposizioni e i muri, ma solo la civiltà del vivere insieme può reggere di fronte alle sfide della globalizzazione e della pace”.
Durante Faith&theCity è stato presentato l’incontro internazionale “Ponti di Pace” organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, che dal 14 al 16 ottobre radunerà a Bologna oltre 300 leader delle religioni, del mondo della cultura e delle istituzioni insieme a migliaia di partecipanti da tutta Europa.
Faith&theCity si colloca in un momento in cui sono in corso il Sinodo minore “La Chiesa delle genti” della Diocesi di Milano e il Sinodo dei Giovani.