Ieri, 3 settembre, è morto mons. Giampietro (Gianpiero) Castelli.
Nato a Milano il 29/1/1923.
Ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 26/7/1945.
Cappellano di Sua Santità dal 2000.
– Dal 1945 al 1946 Vice Rettore Collegio di Saronno.
– Dal 1946 al 1954 Vicario parrocchiale a Milano – Ss. Silvestro e Martino.
– Dal 1954 al 1964 Vicario parrocchiale a Milano – S. Paolo.
– Dal 1964 al 2000 Parroco a Bresso – Madonna della Misericordia, poi Residente.
Lettera del cardinale Angelo Scola ai fedeli della Comunità pastorale “Madonna del Pilastrello” presso la parrocchia dei Santi Nazaro e Celso di Bresso (Mi)
Carissimi,
partecipo con viva commozione al cordoglio per la morte di mons. Giampietro Castelli e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera di suffragio.
Il lungo e fecondo ministero sacerdotale di don Piero è stato profondamente legato alla vostra città. In seguito all’ordinazione a presbitero – avvenuta nel 1945 – e dopo i primi incarichi come vice rettore del Collegio di Saronno e come vicario delle comunità milanesi dei Santi Silvestro e Martino e di San Paolo, egli fu infatti incaricato di fondare la parrocchia che, per espressa volontà di papa Paolo VI, venne dedicata alla Madonna della Misericordia. Non si trattò semplicemente di impegnarsi nei lavori – già di per sé assai onerosi – di edificazione della chiesa, dell’oratorio e di tutte le altre relative strutture di pertinenza; la sfida più complessa consistette nel riunire in comunione tante famiglie che – differenti per storia, cultura e provenienza – raggiungevano questo territorio in cerca di lavoro. Rispettoso delle esigenze di ciascuno, confidando totalmente nell’aiuto della Provvidenza, don Piero riuscì a raccogliere intorno all’altare e alla Parola di Dio una vera comunità cristiana. Tra le immancabili difficoltà, non perse mai un sano senso dell’umorismo, che gli permise di attraversare con “piccolezza evangelica” anche la drammaticità delle situazioni più serie. Attento ai reali bisogni della sua gente, egli ispirò il sorgere di alcune importanti opere di carità, tra cui l’associazione “Albatros” – in favore di un inserimento lavorativo delle persone disabili – e il “Centro della famiglia”. Rimesso il mandato per sopraggiunti limiti di età, continuò a risiedere in mezzo a voi, dedicandosi alla celebrazione dell’Eucaristia, al Sacramento della Confessione e alla sapiente direzione spirituale di tanti fedeli.
Una preziosa eredità è dunque quella che don Piero lascia alla nostra Chiesa ambrosiana. Mentre ci impegniamo a farne tesoro, lo affidiamo all’intercessione della Madonna del Pilastrello e all’abbraccio misericordioso del Padre, domandandogli di continuare a vegliare sul nostro cammino terreno. Con affetto, invoco su voi e sui vostri cari la benedizione del Signore.