preti1.tif

Domenica 20 agosto è morto don Giovanni Tavecchia.

Nato a Cornaredo (Mi) il 12/6/1925.

Ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 22/5/1948.

– Dal 1948 al 1949 Vicario parrocchiale a Lainate.

– Dal 1949 al 1954 Vicario parrocchiale a Seveso – S. Pietro.

– Dal 1954 al 1955 Cappellano carcere minorile “Beccaria” di Arese.

– Dal 1955 al 1958 Vicario parrocchiale a Gallarate – S. Maria Assunta.

– Dal 1958 al 1964 Vicario parrocchiale ad Abbiategrasso – S. Pietro.

– Dal 1964 al 1968 Parroco a Maccagno Inf.

– Dal 1968 al 1977 Parroco Santa Maria Hoè.

– Dal 1977 Residente ad Abbiategrasso – S. Pietro.

Lettera del cardinale Angelo Scola ai fedeli della parrocchia S. Pietro di Abbiategrasso

Carissimi,

partecipo con commozione al vostro cordoglio per la morte di don Giovanni Tavecchia, che ha trascorso in questa città gran parte della sua lunga e feconda esistenza sacerdotale e che ora accompagnate all’incontro con il Padre mediante la vostra preghiera di suffragio.

Divenuto presbitero nel 1948, il prossimo maggio don Gianni avrebbe festeggiato il suo settantesimo anniversario di ordinazione. I primi incarichi lo videro vicario a Lainate e a Seveso; fu in seguito nominato cappellano della sede di Arese dell’Istituto Penale Minorile “Cesare Beccaria”, dove cominciò ad entrare in contatto con la complessa realtà del disagio giovanile. Dopo una breve esperienza a Gallarate, raggiunse la vostra comunità e qui rimase fino al 1964, quando assunse la responsabilità della parrocchia di Maccagno Inferiore e, successivamente, di Santa Maria Hoè. Uomo gentile e sensibile, capace di accostare con delicatezza e insieme con grande attenzione le persone, don Gianni tornò ad Abbiategrasso nel 1977 per dedicarsi ai bisogni dei più deboli, in particolare di coloro che – nella disperata ricerca di una soluzione a difficoltà esistenziali e sociali – cadono vittime di dipendenze tanto illusorie quanto distruttive. Per accoglierli e per aiutarli a recuperare consapevolezza e dignità attraverso gruppi di reciproco ascolto e di auto-aiuto, istituì l’Associazione Ars Agape. Convinto della fondamentale importanza dell’educazione, quale principale forma di prevenzione, insieme a un gruppo di genitori fondò pure la Scuola Media Europea, di ispirazione cristiana. Riuscì dunque a coniugare efficacemente cultura e carità, fede e impegno sociale, annuncio del Vangelo ed esistenza quotidiana, rendendo concreta testimonianza alla bellezza di una vita illuminata e amata da Gesù. Quando era necessario, don Gianni offriva il proprio aiuto anche in parrocchia; ogni domenica celebrava inoltre una Santa Messa a Cornaredo, suo paese natale, cui rimase sempre legato con vincoli di affetto.

Facendo dunque tesoro della ricca e preziosa eredità che questo nostro fratello ci ha lasciato, domandiamogli di continuare ad assistere dal paradiso il nostro cammino.

Insieme a voi lo affido all’abbraccio del Padre e della Beata Vergine Maria e di cuore vi benedico.

Ti potrebbero interessare anche: