Una “lettura con musica” del Messaggio che il Papa, a Capodanno, rivolge all’umanità per la Giornata Mondiale della Pace
Suddiviso fra attori-lettori, le cui voci si intrecciano e si incalzano come in un vero e proprio dialogo e si alternano alla musica, il Messaggio che il Papa, a Capodanno, rivolge all’umanità per la Giornata Mondiale della Pace, diventa opportunità di preghiera, meditazione e riflessione per tutti: non solo, quindi, per chi si professa cristiano cattolico ma anche per chi si riconosce in altri riferimenti religiosi o non ne ha alcuno.
Anche san Giuliano milanese ha aderito a questa bella proposta dei “Dialoghi di Pace”:
l’appuntamento è per martedì 21 febbraio alle ore 20.45 presso la Chiesa S. Maria in Zivido.
Un’introduzione musicale accoglie l’ingresso dei partecipanti creando un’atmosfera di raccoglimento adeguata a predisporsi spiritualmente all’ascolto e rispettosa del luogo sacro, se si svolge in una chiesa.
La proposta piace perché, allestita con una formula semplice, rende gradevole accostarsi a un testo che, normalmente, solo pochi leggono per intero o non lo conoscono. Il Messaggio di Papa Francesco per quest’anno ha per titolo: “Nessuno può salvarsi da solo”.
Questa iniziativa di sensibilizzazione sulla pace è stata avviata nel 2007 nella chiesa Regina Pacis di Milanino ed è diventata, nel corso degli anni, un appuntamento atteso dalle numerose comunità cristiane che via via lo hanno programmato ma anche da associazioni civili operanti nei rispettivi territori di riferimento: un segno che il messaggio del Papa per la pace contiene spunti di riflessione che sollecitano e coinvolgono tutti.
Quest’anno anche la Comunità Pastorale S. Paolo VI di San Giuliano Milanese ha deciso di impegnarsi in questa proposta insieme al MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani),alla Consulta delle Associazioni culturali, educative ed ambientali, alla Consulta della Associazioni sociali, alla Consulta delle Associazioni sportive e ricreative.
Dialoghi di Pace 2023 a San Giuliano Milanese ha come obiettivo quello di accendere i riflettori su tutti i luoghi in cui ci sono conflitti di guerra, assenza di pace per le disuguaglianze in cui gli ultimi, i poveri e i più deboli, sono considerati “scarti” dalla società, o presenza di una “pace terrificante” perchè di fronte a guerre, fame ed eventi catastrofici ci si gira “dall’altra parte” preferendo il “confort” della propria individualità.
L’obiettivo principale è però quello di far tornare a casa le persone con dei piccoli semi di pace che possano crescere in loro, cambiare la propria vita anche con piccoli gesti quotidiani ed essere così “contagiosi” anche per gli altri.