A cura della Fondazione Perini, alla presenza dei massimi vertici istituzionali della città di Milano e a conclusione dei percorsi di “Periferie urbane – Trincee di legalità e giustizia nel Municipio 7”
La Fondazione Carlo Perini organizza, la «Giornata della legalità e della Giustizia» alla presenza dei massimi vertici istituzionali della città di Milano, a conclusione dei percorsi di “Periferie urbane – Trincee di legalità e giustizia nel Municipio 7”.
Appuntamento: sabato 28 gennaio dalle 10.00 – presso la Sala Consiliare di via Anselmo da Baggio, 55.
Era il 25 gennaio 2020 quando, alla presenza del Prefetto di Milano, dei Presidenti di Municipio milanesi e di altri ospiti illustri, celebravamo il passaggio della “fiaccola della legalità” dal Municipio 5 al Municipio 7. Una giornata dalle grandi emozioni perché fu dedicata alla memoria di mio padre, Antonio Iosa, scomparso qualche mese prima. Una giornata che ha chiuso un’era per la nostra Fondazione perché fu l’ultimo evento prima di quel fatidico 21 febbraio che segnò la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche in Lombardia a seguito dell’ordinanza emessa dal Ministero della Salute e dalla Regione per il contenimento del Covid-19. Il 9 marzo seguente fu segnata la storia della nostra nazione.
L’Italia intera entrò in lockdown e nulla sarebbe stato più come prima. Un isolamento sociale, imposto dal confinamento, con inevitabili conseguenze sulle
fasce più fragili della popolazione e non solo. Una perdita di fiducia nel prossimo che ha cambiato per sempre le nostre interazioni sociali, le nostre abitudini educative, relazionali, culturali ma che ci ha indirizzato allo stesso tempo verso un nuovo percorso segnato dalla nostra storica capacità di resilienza, che ci ha permesso, dopo un breve rallentamento, di ripartire più forti per promuovere un nuovo modo di partecipazione culturale attraverso nuovi modelli di comunicazione e fruizione della cultura resi tramite innovazione, strumenti digitali e competenze mirate.
Spetta oggi al Municipio 7 a presenziare alla “VII Giornata della Legalità e della Giustizia” a conclusione del lungo percorso iniziato nel 2020 e procrastinato fino al 2022 a causa della Pandemia che ha visto lo svolgersi di iniziative di alto profilo al fine di sensibilizzare sul tema la
popolazione dei quartieri della periferia ovest di Milano. Spetterà al Municipio 2 raccogliere la “Fiaccola della legalità” per il 2023, un anno storico che ci porta al centenario della Grande Milano, in cui diventa sempre più impellente il contatto tra cittadini e istituzioni in un auspicio di
riforma del decentramento locale che faccia delle periferie le protagoniste in un’ottica di salvaguardia, di recupero delle loro radici storiche e di valorizzazione. Nell’espressione “periferia”, come sappiamo, oltre al significato urbanistico, ne è presente anche uno simbolico, con il quale si vuole indicare ogni forma di marginalità, non solo geografica ma, soprattutto, sociale e culturale.
La nostra attenzione alla periferia, allora, non significa solo impegno a favore di una riqualificazione delle aree urbane marginali, ma anche lotta contro ogni esclusione e marginalizzazione sociale e culturale.
Dall’attuazione del Piano Quartieri ci aspettiamo molto: nuovi poli di decentramento urbanistico per riqualificare i quartieri con impianti sportivi, centri di
aggregazione variegati, luoghi della cultura per favorire attività di socializzazione, miglioramenti dei servizi e della rete infrastrutturale, il potenziamento del servizio di vigilanza per preservare e garantire la legalità ed il decoro urbano.
Ed è in questo contesto che assume rilevanza l’aiuto delle forze sociali, culturali, imprenditoriali e dei singoli cittadini al fine di costruire insieme un progetto
collettivo di sviluppo per i quartieri più difficili delle periferie. Milano, come città europea, deve essere capace di aggregare col suo pragmatismo ambrosiano, creando un modello di sviluppo a livello nazionale ed europeo. Milano, la città più europea d’Italia, crogiolo di iniziative
d’avanguardia nel trapasso alla società dell’elettronica e della tecnologia come lo fu già all’epoca della rivoluzione industriale, la metropoli dai numerosi primati in campo economico e culturale, deve saper reagire rimarginando le ferite sociali ed economiche causate dallo storico sviluppo
urbanistico disordinato delle periferie che cent’anni fa erano Comuni con la propria autonomia e la propria storia.
Il nostro progetto “Percorsi di Legalità”, nato nel 2014 nell’emblematico quartiere di “Quarto Oggiaro”, si è esteso negli ultimi anni, progressivamente, in molti altri quartieri cittadini, grazie alla collaborazione dei Municipi 8, 6, 3, 9, 4, 5, 7 che hanno fatto confluire, ogni anno, la conclusione dei percorsi sul territorio dei loro quartieri con la Celebrazione della “Giornata della Legalità e della Giustizia”.
Il nuovo Quaderno Bianco a conclusione di questo percorso, si colloca dunque, a pieno titolo, in una nuova era della Milano post-Covid e senza Antonio Iosa, secondo un inevitabile nuovo format che svolge la sua indagine sui quartieri dell’area ovest del Municipio 7, alcuni dei quali paracentrali, altri, in maggioranza, che appartengono alla fascia periferica del territorio sita oltre la circonvallazione esterna della linea 90/91, caratterizzata da parchi, cascine, campi coltivati e antichi borghi intorno ai quali sono sorti nuclei residenziali spesso disarticolati dal contesto.
Le notizie raccolte nella ricerca del “Quaderno Bianco”, che conta oltre 400 pagine, testimoniano la riscoperta dell’identità storico-culturale attorno alla quale ricostruire la rigenerazione urbana e la coesione sociale nei quartieri difficili e spesso ancora caratterizzati dalla presenza della malavita.
Non c’è speranza di promuovere legalità, giustizia, sicurezza e solidarietà senza stimolare il popolo e senza preservare quello che è rimasto della memoria storica dei quartieri alcuni ancora in preda al degrado urbano e sociale e a nuove forme di povertà ed emarginazione, aggravate dalla
pandemia, che caratterizzano le periferie urbane delle città metropolitane.
La ricerca, nel difficile percorso che ci ha accompagnato dal 2020, amplia l’orizzonte delle pubblicazioni già effettuate in anni precedenti con i “Percorsi di Legalità” in quasi cento quartieri dei Municipi 8, 6, 3, 9, 4 e 5 nel contesto di un progetto frutto del generoso concorso di cittadini e
di associazioni di volontariato che operano sul territorio nel settore sociale, culturale, ricreativo e religioso a cui va il nostro ringraziamento.