Ispira chi ha scelto l’etica in economia
di Alessandra VISCOVI
Direttore generale Etica sgr
C’è un posto di rilievo per il concetto di solidarietà tra i valori che ispirano l’azione di chi ha scelto, come noi, l’etica quale motore di una economia altra e differente. Un posto di rilievo che certamente ha urgenza di traduzione nel concreto. Un concetto di solidarietà, inteso come il saper cogliere le istanze di coloro che si trovano in situazioni di effettivo svantaggio e insieme come impegno a trovare soluzioni di comune interesse, affinché tornino a vantaggio di chi versa in condizione di maggiore bisogno.
Un’azione che è bivalente dunque, e che sottolinea da una parte l’impegno di chi sceglie la solidarietà come strumento di aiuto per i più deboli e dall’altra la restituzione di un vantaggio. E in tempi come questi, segnati da una crisi finanziaria senza precedenti nei decenni a noi più vicini, una riflessione sul concetto e sull’idea di solidarietà si impone.
Il monito che il cardinal Tettamanzi ha voluto lanciare, nell’omelia della notte di Natale, e che muove dalla domanda se «può dirsi etica un’economia che non mette al centro l’uomo ma il profitto da perseguire ad ogni costo?», ci fa riflettere sui segni concreti di solidarietà che un’istituzione che è dentro il mondo della finanza, quale è Etica sgr, deve porre in atto. Perché giustamente la «solidarietà invoca anche sostegni materiali e risorse da destinare a chi è nel bisogno».
Piccole azioni concrete
La solidarietà esige così di essere vissuta in un contesto sociale, culturale e civile contrassegnato dalla complessità. Una solidarietà che non può essere improvvisata, ma chiede di essere pensata, interpretata, organizzata. E che deve muoversi con lo stesso ritmo dei cambiamenti che investono il sistema economico di oggi.
Etica sgr, con Banca Etica, ha pensato anche a piccole azioni concrete, che vanno nel segno della solidarietà diffusa, piccole azioni nel significato ma intense negli effetti che si producono. Chi sottoscrive i fondi Valori Responsabili di Etica Sgr non paga commissioni di entrata, ma devolve lo 0,1% del capitale sottoscritto (1 euro su mille) a favore di un fondo che fa da garanzia a progetti di microcredito in Italia.
Banca Popolare Etica può così concedere piccoli prestiti a persone che si trovano in situazioni di reale bisogno senza richiedere ulteriori garanzie; persone che vogliano avviare attività imprenditoriali e non trovano accesso al credito, a cooperative sociali che hanno bisogno di ricapitalizzarsi. Nel 2008 sono stati così garantiti microprestiti per un importo superiore a 150 mila euro: per una famiglia macedone colpita dai bombardamenti e mai indennizzata e per un lavoratore regolare rumeno incapace di far fronte alla caparra per un nuovo alloggio. Per una vedova, italiana, che necessitava di piccoli prestiti per risolvere precedenti situazioni debitorie e per alcune famiglie del Sud vittime dell’estorsione. Per un giovane imprenditore che ha avviato un’attività di agricoltura biologica e per le spese mediche, impreviste, di una giovane donna. E ancora per sostenere il progetto della Caritas di Imola e del Consorzio servizio sociali di quel territorio a favore dei soggetti svantaggiati.
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