Lunedi, 29 Novembre 2010 GEREMIA Lettura del profeta Geremia 3, 6a; 5, 15-19 In quei giorni. Il Signore mi disse: «Ecco, manderò da lontano una nazione / contro di te, casa d’Israele. / Oracolo del Signore. / È una nazione valorosa, / è una nazione antica! / Una nazione di cui non conosci la lingua / e non comprendi che cosa dice. / La sua faretra è come un sepolcro aperto. / Sono tutti prodi. / Divorerà le tue messi e il tuo pane, / divorerà i tuoi figli e le tue figlie, / divorerà le greggi e gli armenti, / divorerà le tue vigne e i tuoi fichi, / distruggerà le città fortificate, / nelle quali riponevi la tua fiducia. / Ma anche in quei giorni / – oracolo del Signore – / non farò di voi uno sterminio». / Allora, se diranno: «Perché il Signore Dio ci fa tutto questo?», tu risponderai loro: «Come avete abbandonato il Signore per servire nella vostra terra divinità straniere, così sarete servi degli stranieri in una terra non vostra». SALMO Sal 101(102) ® Sorgi, Signore, e abbi pietà di Sion. Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, furenti imprecano contro di me. Cenere mangio come fosse pane, alla mia bevanda mescolo il pianto; per il tuo sdegno e la tua collera mi hai sollevato e scagliato lontano. ® I miei giorni declinano come ombra e io come erba inaridisco. Ma tu, Signore, rimani in eterno, il tuo ricordo di generazione in generazione. ® Ti alzerai e avrai compassione di Sion: è tempo di averne pietà. Le genti temeranno il nome del Signore e tutti i re della terra la tua gloria. ® PROFETI Lettura del profeta Zaccaria 3, 6. 8-10 In quei giorni. L’angelo del Signore dichiarò a Giosuè: «Ascolta, Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che siedono davanti a te, poiché essi sono un segno: ecco, io manderò il mio servo Germoglio. Ecco la pietra che io pongo davanti a Giosuè: sette occhi sono su quest’unica pietra; io stesso inciderò la sua iscrizione – oracolo del Signore degli eserciti – e rimuoverò in un solo giorno l’iniquità da questo paese. In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – ogni uomo inviterà il suo vicino sotto la sua vite e sotto il suo fico». VANGELO Lettura del Vangelo secondo Matteo 13, 53-58 In quel tempo. Terminate le parabole, il Signore Gesù partì di là. Venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

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