Il progetto ideato per aiutare le famiglie in difficoltà a causa della crisi economica è importante e va sostenuto, ma non a scapito di altre iniziative solidali sostenute dalle parrocchie, e in particolare di quelle promosse per la Quaresima: lo rende noto il vicario per la missione e la carità monsignor Testore
di Mauro COLOMBO
Il Fondo famiglia-lavoro non deve distogliere «l’attenzione da tutte le altre attività che già tradizionalmente le nostre comunità sostengono a livello caritativo». Una «precisa intenzione dell’Arcivescovo», che monsignor Luigi Testore, vicario episcopale per la missione e la carità, sottolinea in una comunicazione inviata in questi giorni a tutti i parroci ambrosiani.
Ribadendo l’intento del Fondo – «venire incontro alle necessità delle famiglie che si trovino in difficoltà a causa della attuale crisi economica, in particolare a favore di coloro che non godono di altre provvidenze pubbliche» – e l’importanza, anche educativa, di «sensibilizzare i fedeli su questo argomento» e di «sollecitarli a intervenire concretamente», come è stato fatto in occasione della Giornata della Solidarietà, monsignor Testore pone comunque l’accento sulle altre iniziative caritative sostenute dalle comunità parrocchiali.
Una precisazione valida «in modo particolare in occasione della Quaresima», periodo nel quale, tradizionalmente, le parrocchie si attivano a favore «di iniziative internazionali a sostegno di missionari» e di quelle «promosse congiuntamente dalla Caritas Ambrosiana e dall’Ufficio Missionario. Il Vicario ribadisce che «l’attuale crisi economica ha una dimensione mondiale e chi soffrirà maggiormente saranno proprio le popolazioni dei Paesi più poveri». Perciò invita a sostenere la campagna quaresimale «con maggior attenzione del solito».