At 2,41-47; Sal 26; Gv 1,35-42 «Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno». (At 2,44-45) La luce abbagliante dei primi tempi dopo la Risurrezione e il dono dello Spirito, nella comunità dei discepoli, è paragonabile alla luna di miele che avvia il cammino degli sposi: un’energia straordinaria anima tutti e ciascuno, alimenta prodigi, favorisce conversioni, aiuta a prevenire conflitti in seno alla comunità. La gioia e la percezione della forza dello Spirito, che detta le parole, che fluisce attraverso i gesti, consentono di accantonare egoismi e meschinità e di assumere comportamenti esemplari, che pure non sembrano costare sacrificio, che vengono mantenuti con naturalezza e in piena fiducia reciproca. E il successo presso il popolo di Gerusalemme conferma che davvero Gesù continua a ope rare per mano dei Suoi, come aveva promesso. «Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia»: è questo ciò che i discepoli stanno facendo. E sperimentano che così, veramente, “tutto il resto vi sarà dato in più”: come Gesù aveva promesso. Preghiamo Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita. (dal salmo 27) [da La Parola di ogni giorno, Ragione della nostra libertà – Pasqua 2010, Centro Ambrosiano]

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