Es 6,1-13; Sal 92; Rm 9,1-5; Mt 5,17-19 Dio non ha dimenticato il suo popolo. (Es 3) Mosè è scelto a guidare il popolo degli israeliti fuori dall’Egitto e a guidarlo verso una terra di letizia e prosperità, dove vivono altri popoli con cui dovrà convivere nella pace. Una promessa e un dono, ma alla realizzazione di quanto offerto da Dio deve contribuire anche il popolo con la sua fedeltà al suo Signore e per questo intercede lo stesso Mosè. Anche Paolo è scelto da Dio perchè annunzi il vangelo e Gesù il Cristo in mezzo alle genti, nonostante sia stato un tenace persecutore dei discepoli di Gesù, ed anche per lui, come per Mosè grande fatica è farsi intendere proprio dal popolo cui è inviato. L’intervento di Dio non si misura, infatti, sulla capacità dei singoli ma sulla ferma alleanza di Dio col popolo della storia. Il regno di Dio è annunziato a tutti e ognuno deve sforzarsi di entrarvi. Preghiamo col Salmo Stabile è il tuo trono da sempre, dall’eternità tu sei. Più del fragore di acque impetuose, più potente dei flutti del mare, potente nell’alto è il Signore.