Sir 24,23-29; Sal 102; Mc 5,24b-34 La legge che Mosè ci ha trasmesso trabocca di sapienza e non si esaurisce nè con il primo nè con l’ultimo uomo sulla terra. (Sir 24) La sapienza è dono e messaggero di Dio; non è riservata solo a pochi prescelti, ma si espande e raggiunge quanti la cercano. Non soffoca nessuno, nè si ritrae se mancano le giuste condizioni di accoglienza, ma cerca di irrigare ogni terreno perchè si trasformi in giardino. Quasi una forza di bene che può essere ‘sottratta’ quasi di nascosto a Gesù dalla donna malata che tanto desiderava guarire, e che fidava nella certa possibilità di ricevere salute e grazia da quel Maestro che parlava alla folla. Una guarigione che quasi va oltre la stessa volontà di Gesù che non aveva scorto quella donna, ma che da lei è sollecitato a rispondere alla sua missione di salvezza. Sapienza e fede si congiungono e producono un atto di grazia da parte del Signore. Preghiamo col Salmo L’amore del Signore è da sempre, per sempre su quelli che lo temono, e la sua giustiza per i figli dei figli, per quelli che custodiscono la sua alleanza e ricordano i suoi precetti per osservarli.