Ger 3,6a.12a.14-18; Sal 86 (87); Zc 2,5-9; Mt 12,22-32 «Io stesso, oracolo del Signore, le farò da mu-ro di fuoco all’intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa». (Zc 2,9) Garanzia di solidità non sono i nostri piani, i mezzi che abbiamo a disposizione, o la trovata originale dell’ultimo momento; ma è la certezza che Dio stesso scende in campo a nostro favore. Sua è la promessa di stare al nostro fianco, ogni giorno, fino alla fine dei tempi e con la garanzia autorevole dello Spirito. Il nostro scendere in campo in maniera forsennata ogni volta che ci sembra che la Chiesa sia attaccata, non mostra questa fiducia elementare, bensì altre preoccupazioni molto terrene. Guardiamo a Cristo! Lui stesso ha rifiutato gesti di forza, non ha inseguito difese fino all’ultimo istante, ma si è lasciato amare da Dio ponendo in lui la sua fiducia. Guardiamo a San Carlo, nei suoi digiuni, le veglie, le preghiere, gettato tra le braccia del crocifisso e allo stesso tempo così forte e difeso di fronte al male del mondo. Viviamo una giornata in questo abbraccio d’amore che il Padre ci ha riservato. Preghiamo Il Signore si rivela a chi lo teme, gli fa conoscere la sua alleanza. Tengo i miei occhi rivolti al Signore, perché libera dal laccio il mio piede. (dal Sal 25) [da: La Parola ogni giorno – Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste – Santità evangelica – Avvento e Natale 2010 – Centro Ambrosiano]

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