Ger 3,6a.19-25; Sal 85 (86); Zc 2,10-17; Mt 12,33-37 «Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo». (Zc 2,15) Ogni volta che alziamo lo sguardo dalle nostre piccole cose quotidiane ed abbiamo il coraggio di uscire dalle banalità delle nostre comunità cristiane, ci accorgiamo di uno stuolo di fedeli appartenente a diversi popoli, che fa, del suo servizio a Dio, nella gioia e nella fraternità, una immagine straordinaria. Il popolo di Dio va al di là dei confini umani e degli schemi che ci siamo confezionati. Questo popolo ha i confini del cuore di Dio, ha la bellezza della Parola che si fa carne dentro la storia degli uomini, ha la solidità della casa fondata sulla roccia perché Cristo rimane la roccia sicura della sua chiesa. Certo non dobbiamo confidare nei numeri, ma ogni tanto contemplare lo Spirito del Signore che lavora, e lavora bene, e chiama molti ancora ad essere figli di Dio… beh questa è gioia vera! Viviamo nella certezza che la chiamata alla libertà operata dal Signore è sempre attuale, vera ricchezza per tutta la chiesa, segno eloquente che il Buon Pastore è ancora in mezzo a noi. Preghiamo Proteggimi, dammi salvezza; al tuo riparo io non sia deluso. Mi proteggano integrità e rettitudine, perché in te ho sperato. (dal Sal 25) [da: La Parola ogni giorno – Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste – Santità evangelica – Avvento e Natale 2010 – Centro Ambrosiano]

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